Il pensiero di Aldo Piazza: Città da rifondare.
“La città è da rifondare, negli ultimi 15 anni non è stato fatto assolutamente nulla, Agrigento è piombata nel degrado assoluto ed adesso non posso più stare a guardare, ho deciso, mi candido”. C’è anche Aldo Piazza in corsa per le prossime elezioni amministrative della città dei Templi. Il già sindaco di Agrigento ha rotto gli indugi e conferma la sua candidatura. “Sono mesi che raccolgo il grido disperato del popolo – dice – in tanti mi hanno chiesto di ritornare in campo, la gente, le associazioni, sono con me, ed io non mi tiro indietro”. Aldo Piazza ha deciso, Agrigento ha bisogno di lui. “Sono stato sindaco per un solo mandato – ricorda – poi ho deciso di non ricandidarmi, eppure in quegli anni avevamo fatto tante cose, ricordo il dissalatore di Porto Empedocle ad esempio, piano particolareggiato, piano regolatore. Che fine hanno fatto? la città è solo peggiorata, sporcizie ovunque, niente di quello che avevamo avviato o programmato è stato portato a termine”.
Aldo Piazzo si aggiunge quindi alle candidature già annunciate. Dice di avere un dialogo aperto con i partiti di centrodestra ma che la sua sarà soprattutto una candidatura che viene portata avanti dal basso, dai quartieri, dalla gente comune, di cui si dice fiero di appartenere.
Dal 1º marzo 1982 ha lavorato come funzionario dell’Ufficio Provinciale del Lavoro di Agrigento. Il 6 giugno del 1993 viene eletto consigliere comunale ad Agrigento con 1.147 preferenze, il più votato in assoluto in città, ed attualmente costituisce un primato, nell’ambito delle elezioni con preferenza unica, e ad oggi tale primato non è stato superato da nessuno. Il 26 maggio del 1995 viene eletto Presidente del Consiglio Comunale; si confermò anche nel 1997, ancora primo eletto con 590 voti e fu il più votato nella lista di Forza Italia. Dal 1997 al 2011 fu assessore all’ecologia ed il vice del primo cittadino Calogero Sodano. Alle elezioni amministrative del 2011è stato il candidato sindaco di Agrigento della Casa delle Libertà stravincendo le consultazioni con il 76,4 % dei voti. Durante il suo mandato sono stati approvati dalla Giunta e dal consiglio piano particolareggiato del centro storico e il piano regolatore generale della città, per lungo tempo non approvati.