Ha preso il via, dinnanzi al collegio di giudici presieduto da Alfonso Malato, il processo su un presunto vasto giro di prostituzione che avrebbe coinvolto in particolar modo ragazze sudamericane di nazionalità colombiana, peruviana, venezuelana e brasiliana, ma anche italiane, in alcune abitazioni del centro storico della città dei templi. Sul banco degli imputati le sorelle peruviane Marival Magaly Manrique Mendoza, intesa “Camilla”, 52 anni, e Jacqueline Yanina Mandoza Manrique, intesa “Jacki”, 41 anni, entrambe domiciliate in Agrigento, la loro madre Cirila Maria Huacache Manrique, 83 anni, Maria del Pilar Manrique Torres, intesa “Pilar”, 59 anni, peruviana, residente a Guidonia Montecelio.
Ed ancora Eugenio D’Agostino, 55 anni e Giuseppe Salamone, 33 anni, entrambi di Agrigento, e Valdirene Maria De Oliveira Vieira, 52 anni, nata in Brasile, residente in Sant’Angelo di Piove di Sacco. Imputate e imputati devono rispondere di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Avrebbero gestito due case d’appuntamento nella zona alta della via Atenea, una in via Saponara e la seconda in via Neve. La vicenda risale a dieci anni fa, e all’epoca portò al blitz antiprostituzione “Saponara”, condotto dalla squadra mobile. Il collegio difensivo è composto tra gli altri, dagli avvocati Monica Malogioglio, Gianfranco Pilato, Daniele Re, Fabio Inglima Modica e Alessandro Marchica. Nella prima udienza sono stati sentiti i primi testimoni: un commissario della polizia di stato, una residente e un operatore turistico.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp