Al via il film festival promosso dal John Belushi e riapre il teatro della Posta Vecchia di Agrigento, messo a dura prova dalla pandemia. Lo storico teatro è la sede della rassegna e per la “prima” la sua sala era gremita, tutti con mascherina e green pass, nel rispetto delle norme anti-covid. Sullo schermo ” Alice e il Sindaco”, un film che aiuta a riflettere sulla crisi del mondo della politica offrendo quel contributo altamente culturale che il cinema, così come la lettura di un buon libro, dovrebbe offrire. Nota dolente la sola presenza di pubblico adulto, nessun giovane presente in sala. “Il nostro pubblico – commenta Antonio Barone presidente del Circolo – è invecchiato con noi: trent’anni fa avevano 25/30 anni. Per il Belushi lo sforzo non è indifferente: i costi dell’organizzazione (si pensi anche ai soli diritti di riproduzione legale) sono onerosi. Ma c’è la necessità di portare in Città cinema di qualità che inevitabilmente non trova spazio nelle programmazioni ordinarie. Il cinema francese è sempre su livelli alti e goderne sul grande schermo (e collettivamente) è un’avventura che qualcuno dovrà pur promuovere. Così, ad esempio, con la due giorni che organizzeremo il 20/21 novembre, sempre al teatro della Posta Vecchia, durante la quale proietteremo due bellissimi film italiani di non facile circuitazione alla presenza delle Autrici e della giornalista, Lidia Tilotta. In Città forse passerà inosservata ma quel che è peggio che sarà snobbata da chi sul cinema si è creato visibilità. Il Belushi la sua parte per la promozione della cultura cinematografica la fa e la fa da decenni.” La proiezione del film è stata introdotta da Manuela Paradisi, vice presidente del John Beluschi che si è detta “soddisfatta ed emozionata del fatto che si torni a momenti di aggregazione”. A fare gli onori di casa Giovanni Moscato che ha espresso soddisfazione per la riapertura del teatro “che ha sofferto la pandemia come una mannaia in un settore già fortemente provato.”