Un triduo di riflessione di preghiera nella Chiesa di S. Vito che si concluderà, con il giorno della festa della Santa di Cascia, lunedì prossimo 22, con la benedizione delle rose e la solenne celebrazione delle ore 19,00 presieduta da don Saverio Pititteri, responsabile diocesano e regionale della pastorale sanitaria, alla presenza delle massime Autorità cittadine, Sindaco, vice Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale.
Come da programma, in questa solenne celebrazione conclusiva, prima della benedizione finale sarà pubblicamente rivolta da parte del vice-Sindaco alla Santa, la Preghiera per la Città, con particolari invocazioni in rapporto alla concrete vicende che a livello locale e mondiale si stanno drammaticamente vivendo.
Invocazioni che distribuite in un’apposita cartolina-ricordo, quest’anno, potranno essere conservate a casa, perché davvero ognuno, periodicamente meditandole e recitandole anche a livello personale, ne faccia un programma di vita, per la sua maturazione culturale e spirituale, contribuendo così efficacemente a quella sempre desiderata crescita comunitaria che può avvenire solo con l’impegno di tutti.
Così, per esempio tra le tante invocazioni, leggiamo: —“Siano abbandonate le logiche dell’egoismo, della falsità, dell’ingiustizia e della violenza. Nella verità e nella carità, sia rafforzata una cultura nuova di riconciliazione, di giustizia, di legalità e di solidarietà”. “Nel rispetto reciproco, al di là della legittima diversità delle opinioni, si aprano nuovi cammini di libertà e di prosperità”.
“Chiediamo per le nostre famiglie, per la nostra Città, per il mondo intero, il prezioso dono della pace; pace che tutti – come Comunità a Favara – dobbiamo avere la forza e la capacità di costruire”.
Pare proprio che ce ne sia abbastanza per riflettere, meditare ed impegnarsi, mentre proprio a Favara, appena qualche giorno fa si è svolto nella splendida Sala del Collare del Castello Chiaramonte, un coraggioso dibattito, davvero a più voci, (a cui hanno partecipato il sindaco Palumbo, Lillo Brunetto, Rosario Manganella, Angelo Lauricella, Biagio Lentini, Angelo La Russa, Rosanna Florio, Alfonso Buscemi, Elio Sanfilippo, Umberto Re) per ricercare la verità storica, circa il comportamento di alcuni suoi cittadini, durante il ventennio mussoliniano 1922-1943, assolutamente difficile per la libertà di azione ed anche di pensiero. Un Convegno, questo di appena qualche giorno fa, sul libro di Gero Castronovo, che, nel desiderio sincero di tutti, ha voluto porre stimoli concreti, per studiare, comprendere, approfondire, documenti veri ed autentici, lasciati da persone credibili e non a servizio del potere, per avviare, senza preconcetti di sorta, la ricostruzione della verità storica, il cui obiettivo punta ad attuare, per quanto umanamente possibile, il salutare ammonimento evangelico “la verità vi farà liberi”. Anche per questo o, forse, assai meglio, soprattutto per questo, l’invocazione a Santa Rita, la santa della rosa e della spina. Una donna, forte e coraggiosa, che, con la sua fede evangelica, nel suo tempo ha saputo efficacemente richiamare tutti ai valori della legalità e della solidarietà, della famiglia e della pace.