Ecco il comunicato integrale dei tifosi: Dopo anni di umiliazioni, delusioni e vergogna, l’Akragas è stato definitivamente ucciso da una gestione societaria fallimentare, incapace di onorare il nome di una squadra che ha rappresentato la storia e l’orgoglio di un’intera città. La Curva Sud non usa mezzi termini e si scaglia contro la società:
“Dopo anni di umiliazioni, delusioni e vergogna, la nostra squadra è stata definitivamente uccisa dalla mala gestione di una società che ha dimostrato in ogni occasione di non meritarci. I sacrifici, la passione, l’amore che abbiamo sempre messo nel sostenere i nostri colori sono stati ripagati solo con indegnità e disprezzo.”
Un’accusa diretta a chi, stagione dopo stagione, ha lasciato la squadra in balia delle promesse non mantenute e dei fallimenti annunciati:
“Ogni anno una promessa non mantenuta, ogni stagione un fallimento annunciato. La nostra pazienza è stata messa a dura prova, ma mai ci siamo tirati indietro. Eppure, oggi, dopo l’ennesima gestione vergognosa, siamo costretti a guardare la nostra squadra essere ritirata dal campionato prima della fine, lasciando la città intera nell’umiliazione più totale. Il ritiro della squadra non è solo un colpo mortale al nostro amato club, è un affronto che colpisce tutta la città, la sua gente, la sua storia.”
I tifosi non dimenticano il tradimento e puntano il dito contro chi ha condotto la squadra al tracollo:
“Ci hanno tolto la speranza, ci hanno derisi, ci hanno fatto ridere e piangere allo stesso tempo. Hanno tolto la dignità a chi ha sempre dato il cuore per questa maglia, a chi ha lottato nelle curve e sugli spalti, ma soprattutto a chi ha perso la libertà.”
Adesso non resta altro che la rabbia, e un chiaro segnale per il futuro:
“Oggi non ci resta che una sola cosa: il nostro disprezzo. Disprezzo per chi ha trasformato il nostro amore in un gioco sporco di affari, per chi ha tradito una città intera. Non ci faremo più prendere in giro da chi ha ridotto tutto a un business senza cuore. La società ha fallito. La città è stata ridicolizzata, ma la nostra fede è più forte di qualsiasi fallimento, di qualsiasi inganno. La nostra lotta continua, non si ferma.”
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