Un commissario capo, e un agente feriti, e otto tifosi dell’Akragas fermati. Questo il bilancio degli scontri, avvenuti nel dopo partita, fra Akragas e Pro Favara, all’andata del primo turno di Coppa Italia di Eccellenza, disputata allo stadio Esseneto. Un gruppo di tifosi della squadra agrigentina, nel cercare il contatto con la tifoserie ospite, s’è reso protagonista di una sassaiola nei confronti delle forze dell’ordine, in servizio di ordine pubblico. Qualcuno dei facinorosi ha lanciato anche delle bottiglie. Il funzionario della polizia di Stato, Francesco Sammartino, e il poliziotto sono stati raggiunti dalle bottigliate, il primo alle spalle, e l’altro alle gambe, e hanno dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Sono otto i giovani, tutti di Agrigento, bloccati e portati alla caserma “Anghelone”, alcuni dei quali, dopo un inseguimento per la via Manzoni, sotto gli occhi attoniti di decine di residenti.
Il presidente Giuseppe Deni e tutta la dirigenza dell’Akragas è vicina agli agenti delle forze dell’ordine. “Un fatto inaccettabile ed inqualificabile- si legge in una nota della società-. Siamo al fianco dei nostri agenti a cui va il ringraziamento per la particolare dedizione con cui affrontano il loro lavoro a tutela dell’ordine pubblico. Auspichiamo la pronta guarigione e il nostro augurio è che possano tornare quanto prima in servizio. Al tempo stesso, quanto accaduto non ha alcuna giustificazione e chi ha agito dimostrando assoluta mancanza di rispetto delle istituzioni ne pagherà le conseguenze previste dalla legge. Ci dissociamo, altresì, da questi pseudo sportivi che nulla hanno a che vedere con i principi di lealtà che questa società sportiva da sempre persegue. La violenza non si giustifica e non può essere tollerata.”
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp