Akragas: giocatori lasciano la squadra.
I tifosi questa sera si riuniranno in una sorta di sit-in allo stadio.
Si è arenata la trattativa con gli iraniani. Troppi cavilli burocratici da superare ed il trasferimento di fondi dall’Asia all’Italia richiede tempi tecnici lunghi e macchinosi anche a causa delle leggi su l’antiriciclaggio. La situazione è in continua evoluzione, nel frattempo il presidente Silvio Alessi nel pomeriggio avrebbe comunicato ai giocatori che non era più disposto ad impegnarsi economicamente e che potevano ritenersi tutti svincolati. Alla fine dell’allenamento odierno c’è stato il rompete le righe. Anche i calciatori che volevano rimanere ad Agrigento saranno costretti ad andare via e trovarsi un’altra sistemazione. Perfino nel residence che ospita i calciatori, dicono i bene informati, non c’è acqua da giorni. Una situazione disastrosa. Con il mister Lello Di Napoli impotente difronte alla presa di posizione del presidente. Vano perfino il tentativo di Ernesto Russello di convincere i giocatori a temporeggiare ulteriormente (il ds ci ha provato e ci sta provando ancora ndr).
Peccato perché l’Akragas domenica andava a giocarsi lo scontro diretto per la salvezza a Pagani. Una trasferta che stando così le cose è perfino a rischio. Tutto questo nell’indifferenza e nel silenzio della politica, dell’assessore allo sport Giovanni Amico e del sindaco Lillo Firetto. I tifosi questa sera si riuniranno in una sorta di sit-in allo stadio.
Dopo la salvezza ottenuta la scorsa stagione in serie C, la squadra si trova ora ultima in classifica, ma con ancora la possibilità di potersi giocare le carte per una salvezza anche attraverso i play-out.
Lorenzo Longo intanto ha diffuso una lettera per salutare la città. Il calciatore come anticipato ieri dal nostro giornale si è accasato alla Fidelis Andria. Anche Giacomo Parigi è a un passo dalla Virtus Francavilla, mentre Antonio Sepe era andato via già nei giorni scorsi.