Anche Peppe Catalano, ex giocatore dell’Akragas, interviene sulla drammatica situazione che sta vivendo il club biancazzurro. La notizia del ritiro della squadra lo coglie di sorpresa, ma il suo commento è amaro e pieno di delusione:
“Ho saputo ora da te questa notizia e per i tifosi, così come per chi ha indossato questa magica maglia, è qualcosa di davvero triste. Purtroppo, quest’anno sono stati commessi molti errori, altrimenti non saremmo arrivati a questo punto”, dichiara Catalano senza mezzi termini.
L’ex biancazzurro individua il problema alla radice: “Gli errori partono sempre dall’alto. Ho sempre detto che per fare calcio a buoni livelli servono soldi, ma anche tanta competenza, e forse entrambe sono mancate”. Un’accusa diretta a una gestione che, secondo Catalano, non ha saputo garantire solidità e programmazione al progetto.
Ma nel suo sfogo non manca un affondo alla politica, accusata di essere intervenuta solo quando faceva comodo: “Anche la politica ci ha messo del suo. Poteva intervenire per cercare di dare un aiuto, ma così non è stato. Quando si è trattato di fare propaganda con l’illuminazione, erano tutti presenti alla conferenza stampa. Poi sono spariti”.
Nonostante tutto, Catalano non vuole perdere la speranza. Il suo pensiero va ai tifosi, quelli veri, che continuano ad amare questi colori: “Dispiace tantissimo per i tifosi, quelli che veramente amano l’Akragas. Spero che da ora in poi si riesca a programmare una rinascita, perché questi colori non sbiadiranno mai”. Il suo messaggio finale è un’iniezione di fiducia, ma anche un monito: “Il calcio deve continuare, perché l’Akragas non merita questo”. Un grido d’amore per una squadra che, tra errori, difficoltà e promesse mancate, merita di tornare a splendere.




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