Il neo direttore generale dell’Aica, Domenico Armenio (nella foto) non può insediarsi a causa di un decreto. Nominato attraverso procedura concorsuale, Armenio, dall’aprile del 2021 è capo di Gabinetto dell’assessorato regionale alle Autonomie Locali guidato da Marco Zambuto, incarico che deve lasciare per assumere quello di direttore di Aica e serve un apposito decreto dello stesso assessorato, che però tarda ad arrivare. Alla carica di direttore generale della Consortile rimane, dunque, al momento Fiorella Scalia, che lo aveva assunto in via temporanea e che ora reclamerebbe anche il relativo compenso in aggiunta a quello previsto per il Cda. All’interno del Consiglio di amministrazione pare, poi, irrisolta la querelle tra il presidente Geraldino Castaldi e il terzo componente Osvaldo De Gregoriis. Nei prossimi giorni l’Assemblea dei sindaci deve esaminare la richiesta di revoca avanzata da Castaldi nei confronti di De Gregoriis e la richiesta di quest’ultimo di azzeramento dell’intero organismo. Altro problema che si trascina da mesi è la costituzione della Consulta delle associazioni, organismo a garanzia dei cittadini, prevista nello Statuto di Aica. Voluta per dare peso al principio di trasparenza, informazione e partecipazione, non è riuscita a decollare per alcune diversità di vedute. Insomma, tante, troppe le difficoltà di Aica.
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