Tributo della Fortitudo al presidente Moncada. Il ricordo di Salvatore tra lacrime e commozione. Agrigento, vittoria con dedica. GUARDA IL VIDEO
Il sogno di Salvatore Moncada era quello di vedere il PalaMoncada gremito. Non ne faceva una questione economica ma di cuore, perchè lui amava lo sport e la pallacanestro. Proprio quel cuore che l’ha tradito all’età di 59 anni impedendogli di godere ancora del suo progetto sportivo, le cui redini da un paio di anni erano passate al figlio Gabriele. Un sogno che si è concretizzato qualche settimana fa quando la struttura da lui realizzata ha ospitato i tornei studenteschi. Ed ora, il pubblico, i tifosi e gli amici, hanno voluto tributare un omaggio al geometra, assiepandosi sugli spalti per la sfida di domenica scorsa. “Se ne va un uomo semplice che ha creduto nello sport e nel territorio – dice Salvo Sciumè docente di scuola superiore -. E’ una perdita per tutti noi amanti della pallacanestro, difficile che qualcuno posso riuscire ad emularlo, lo speriamo, ma sicuramente lascia un grande vuoto, ci mancherà”. Grazie alla pallacanestro in molti si sono conosciuti al PalaMoncada. “Forse – dice Giuseppe Arezzo – non si era reso conto neanche lui di cosa era riuscito a creare intorno a questa squadra. Grazie alla Fortitudo ho conosciuto tanta gente e mi sono appassionato a questo sport, siamo ancora increduli per quello che è accaduto, ma una cosa è certa, a Moncada possiamo dire solo grazie”. Per Giuggiula Anzalone è morto il papà della Fortitudo Agrigento. “Grande tristezza e grande dolore, non ci saremmo mai sognati di raggiungere questi risultati. Ricordo il suo sorriso gioioso e amante della vita”. Ettore Castorina insieme a Moncada ha mosso i primi passi nel mondo del basket: “E’ sempre stata la sua passione che ha condiviso con tutta la sua famiglia, abbiamo perso una grande persona molto legata ad Agrigento”. Per Roberta Cirami, anch’essa nello zoccolo duro dei tifosi della Fortitudo, il dolore è soprattutto dei familiari. Possiamo solo immaginare cosa stiano provando, da parte nostra avranno tutta la vicinanza”. Il direttore del Parco Archeologico Valle dei Templi parla dell’imprenditore come “Uomo lungimirante riuscito ad eccellere in un territorio complicato. Noi – dice Roberto Sciarratta – siamo qui a testimoniare la nostra gratitudine, lo ricorderemo come una persona che ha dato tanto”. “Quando Moncada ha investito nell’energia – dice l’imprenditore Massimo Firetto – qualcuno sorrideva, ed invece lui ha fatto la storia di Agrigento. Continueremo a sostenere la Fortitudo con maggiore impegno”. “Eravamo abituati ad incrociare il suo sorriso – dice Giuseppe Rigoli – sarà difficile abituarsi alla sua assenza, sicuramente i figli continueranno nella sua scia per onorare al meglio la sua memoria”. Il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè ha parlato di Moncada come persona generosa, un amico, sempre pronto a sostenere iniziative a favore della città e annuncia: “Dedicheremo a lui qualche luogo di Agrigento per cui ha fatto tanto, un luogo di memoria penso ci debba essere.” Sulla stessa linea anche le parole dell’avvocato Franco Iacono. “Abbiamo avuto rapporto personale e professionale, è venuto a mancare un pezzo della mia vita”, queste le parole del giornalista Stelio Zaccaria che continua: “Come imprenditore bisogna avere un momento di riflessione su quello che ci ha lasciato, aveva la possibilità di andarsene, più volte ci ha pensato ma poi ha preferito restare. Ha cambiato la vita di tanti sportivi, sono convinto che i figli continueranno sulle stesse orme del padre. Agrigento ha guadagnato molto con lui, non so se questo territorio lo ha ripagato come lui avrebbe meritato”.
Prima della palla a due, la speaker del PalaMoncada ha letto una lettera dedicata a Salvatore Moncada, Eccone uno stralcio:
A questa città hai dato tutto te stesso e forse molto di più. Questa è casa tua e la Fortitudo la tua famiglia e negli anni questa famiglia si è fusa con la tua ed è diventata un tutt’uno.
Hai regalato il sogno della pallacanestro a grandi e piccoli qui ad Agrigento; hai dato lavoro e formato uomini prima ancora che giocatori….….Sei stato coriaceo e stoico in ogni tua scelta, a volte esageratamente cocciuto, nel tuo lavoro e nelle tue passioni, trasformando le tue visioni in concreta realtà, proprio come per questo palazzetto…..Ci viene chiesto oggi di dirti addio ma è troppo presto, non siamo pronti e forse non lo saremo mai.
A te quest’oggi la famiglia biancoazzurra vuole rendere omaggio nel migliore dei modi, l’unico che conosciamo, andando avanti come tu Press avresti voluto, vincendo sul campo, lavorando ogni giorno, riempiendo la nostra casa, questo palazzetto, ma sopratutto dimostrando che prima che uomini di basket si è uomini d’onore che danno il 110% per raggiungere gli obiettivi prefissati, perché come dicevi tu: “ vincere è bello, ma la cosa più importante è metterci cuore e testa fino alla fine”.
Buon viaggio Press
Grazie
La tua Fortitudo
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