Memoria, libertà e condivisione a tavola
Si è svolta con grande partecipazione ad Agrigento, in piazza Ravanusella, la prima edizione della “Pastasciutta Antifascista”, promossa dalla sezione locale dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) in collaborazione con lo Scaro Café. Un evento che ha unito cultura, memoria storica e convivialità, riprendendo la tradizione avviata nel 1943 dalla famiglia Cervi, che festeggiò la caduta del fascismo offrendo piatti di pasta alla popolazione.
La serata si è tenuta venerdì 25 luglio, proprio nel giorno in cui, 81 anni fa, il regime crollava. L’iniziativa, che prevedeva un contributo simbolico di 15 euro a sostegno dell’ANPI, ha incluso un piatto di pasta, vino e la condivisione di ideali democratici, con l’intento di rafforzare una coscienza collettiva antifascista, soprattutto tra le nuove generazioni.
Tra gli interventi più sentiti, quello di Massimo Raso, che ha ricordato come “questa prima pastasciutta antifascista è un impegno mantenuto verso gli amici di Casa Cervi e un atto concreto di memoria attiva. Ricordare la nascita della democrazia e della libertà, oggi, è più attuale che mai.” Durante la serata, è stato rivolto anche un pensiero solidale alla popolazione di Gaza, ribadendo come la lotta per la giustizia e contro l’oppressione non abbia confini né tempo.
L’ANPI di Agrigento, con questa iniziativa, ha voluto rilanciare il valore della Resistenza come radice dell’Italia democratica, aprendo un nuovo spazio pubblico di riflessione e dialogo. Non un evento nostalgico, ma un messaggio proiettato al presente, contro ogni tentativo di revisionismo e banalizzazione della storia. L’appuntamento – conviviale ma profondamente simbolico – ha messo insieme cibo e memoria, in uno dei luoghi simbolici del centro storico cittadino, trasformando una cena all’aperto in un gesto civile di grande significato.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp


