Agrigento sbanca il PalaFantozzi, a Capo D’Orlando è 68-59.
FOTO CARMEN SPINA
Il successo della squadra di Cagnardi arriva al termine di una partita equilibrata e combattuta. Decisivo il break nel corso dell’ultimo periodo, quando Agrigento si porta avanti di 7 lunghezze a 3’ dal termine: margine che purtroppo i biancoazzurri non riescono a ricucire nel finale.
Ai locali non bastano i 23 punti e 16 rimbalzi con 8/11 dal campo di Brice Johnson, nè i 15 con 7 rimbalzi e 10 falli subiti di Simone Bellan. In doppia cifra anche Lorenzo Querci con 11 punti.
Coach Cagnardi: “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. A volte gli effettivi in campo contano meno dell’evento in se. Venivamo da un derby perso davanti i nostri tifosi. Pensavo di trovare una squadra un po’ più lucida in fase realizzativa, non voglio puntare il dito contro i miei ragazzi. Anzi, faccio loro i complimenti per l’atteggiamento. Non si sono mai disuniti. E’ chiaro che quando una squadra come la nostra tira con il 20 % fa poi molta fatica. Voglio, però, vedere il bicchiere mezzo pieno. Siamo riusciti, negli ultimi minuti, a limitare nel finale l’Orlandina. Siamo molto contenti di aver vinto un derby, la classifica aveva bisogno di due punti. Capo d’Orlando ha giocato una partita gagliarda, gli faccio i complimenti”.
La cronaca dell’incontro nel comunicato stampa dell’Orlandina:
Per l’avvio della gara coach Sodini manda in campo Querci, Neri, Bellan, Mobio e Johnson. Coach Cagnardi risponde con De Nicolao, Pepe, James, Chiarastella e Easley.
I primi due punti della gara sono di Easley, cui risponde subito Johnson. Agrigento prova ad imprimere il suo ritmo al match con Chiarastella, James e l’inchiodata di Easley in contropiede (3-7). Querci e Neri tengono incollati i paladini, ma con quattro punti di fila di James la Fortitudo prova di nuovo a scappare, portandosi sul +5 (8-13). Coach Sodini ferma subito il gioco per parlare con i suoi e provare a interrompere l’inerzia e al rientro dal time-out è veemente la reazione dei paladini: con Querci, Bellan e il gioco da tre punti di Johnson l’Orlandina passa in vantaggio dopo 8’ (18-16). Con il contropiede di Johnson e due punti di Galipò Capo d’Orlando chiude il primo parziale sul 22-16 con un break di 11-1.
I paladini continuano a martellare in avvio di secondo quarto con il tap-in chiuso dalla schiacciata di Donda e due punti di Querci che portano Capo d’Orlando sul +9 (26-17). Agrigento non ci sta, e complice un po’ di confusione in campo, con polveri bagnate da ambo i lati, con Chiarastella, Pepe e la tripla di Ambrosin gli ospiti tornano in vantaggio sul 27-28. Quattro punti di fila di Bellan provano a tenere ancora a distanza l’Orlandina, ma Moretti manda le squadre negli spogliatoi in perfetta parità a quota 32.
Il 5-0 biancoazzurro di avvio terzo quarto firmato da Bellan e Johnson porta Capo d’Orlando sul 37-32. Gli agrigentini non si arrendono e con Easley, Chiarastella, James e il 2/2 dalla lunetta di Ambrosin (che subisce il fallo antisportivo di Querci), tornano avanti sul 39-40. Johnson inchioda a due mani, ma Easley e James si caricano sulle spalle gli ospiti e con due triple di fila la MRinnovabili va sul +6 (46-52). Querci e Johnson tengono Capo d’Orlando sul -2 (50-52), ma la tripla di Pepe chiude il parziale sul 50-55.
Easley a segno in avvio di ultimo parziale porta Agrigento sul +7, 50-57, ma con quattro punti di fila di Bellan l’Orlandina è ancora sul -3 (54-57). James trova il fondo della retina, ma i padroni di casa sono ancora incollati con Bellan e Galipò. Due triple di fila di Ambrosin e Chiarastella tagliano però le gambe agli uomini di coach Sodini, portando Agrigento sul +8 (57-65). Johnson fa 2/2 in lunetta, ma è troppo tardi, perché a mettere il sigillo finale alla gara è Easley, subendo fallo sulla sontuosa inchiodata a due mani e chiudendo il gioco da tre punti che chiude la gara sul 59-68.
Le parole di coach Sodini al termine della gara: «In un momento in cui dovrei essere equilibrato sono arrabbiato e per nulla soddisfatto. Io rispondo in prima persona davanti alla società del rendimento della mia squadra, ma prima di questo c’è bisogno che i miei ragazzi si rendano conto di dove sono e cosa fanno. Oggi c’era poca gente al palazzetto, e non poteva essere diversamente dopo la sconfitta di 30 punti a Napoli. Ma noi oggi dovevamo far capire che ci sono percorsi virtuosi che devono essere perseguiti. Non mi è piaciuto non solo l’atteggiamento, ma la grande quantità di errori puerili che abbiamo fatto, che danno ragione a chi dice che i giovani non possono giocare a questo livello.
MRinnovabili Agrigento: Rotondo, Cuffaro n.e., De Nicolao, Fontana 1, Chiarastella 9, Ambrosin 12, James 20,
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