Agrigento, Sandro Montalbano nuovo assessore alla Cultura: «Investire nelle persone e nell’identità del territorio» “Investire nelle persone”: la Cultura di Agrigento passa a Sandro Montalbano
AGRIGENTO – È il volto nuovo chiamato a guidare uno dei settori più delicati in un anno che resterà nella storia della città. Sandro Montalbano, Dsga (Direttore dei servizi generali e amministrativi) all’Istituto Comprensivo “Pirandello” di Porto Empedocle, è il nuovo assessore alla Cultura nominato dal sindaco Francesco Miccichè per accompagnare Agrigento verso la conclusione di questo complicatissimo anno da Capitale Italiana della Cultura 2025.
Oltre alla Cultura, Montalbano 50enne agrigentino, riceve le deleghe a Beni culturali e rapporti con il Parco Archeologico della Valle dei Templi, incarico che lo colloca al centro della programmazione e delle relazioni con uno dei poli turistici più importanti della Sicilia.
«La cultura si fa insieme»
Alla sua prima uscita ufficiale, durante un evento legato ad Agrigento 2025, il neo assessore ha tracciato le linee guida del suo impegno:
«Lavorare per la cultura significa investire nelle persone e nell’identità del territorio. Le nostre istituzioni scolastiche e le associazioni culturali sono i veri presìdi vivi che occorre sostenere e far crescere. Da subito mi confronterò con gli operatori e le realtà culturali locali, perché la cultura si fa insieme».
Parole che colpiscono per chiarezza e concretezza, soprattutto in un anno in cui Agrigento avrebbe dovuto brillare a livello nazionale e internazionale, ma che spesso è finita al centro delle polemiche e delle occasioni mancate.
Un incarico cruciale
La scelta di Montalbano rappresenta un tentativo di imprimere una svolta in una fase decisiva. Giovane, radicato nel mondo scolastico e vicino alle dinamiche del territorio, porta un approccio diverso: non più eventi calati dall’alto, ma un lavoro di rete con scuole, associazioni, operatori culturali e cittadini.
Con Agrigento che si avvia verso il finale del suo anno da Capitale della Cultura, le parole di Montalbano assumono il valore di un manifesto: ripartire dalle persone e dall’identità per costruire il futuro culturale della città. Sandro Montalbano prende il posto di Costantino Ciulla che ha commentato: “Continuerò a lavorare per la comunità”.
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