L’inchiesta riguarda i bilanci ‘gonfiati’ nel Comune di Porto Empedocle: al primo cittadino vengono contestate quattro ipotesi di falso in atto pubblico. L’udienza si terrà il 29 gennaio
La vicenda giudiziaria
Sono quattro le ipotesi di falso in atto pubblico che vengono contestate a Firetto. Si riferiscono tutte alle attestazioni fatte nei bilanci che, secondo l’accusa, sarebbero stati ‘gonfiati’ affinché venisse occultato un buco di circa 3 milioni di euro, evitando così d’incappare nelle sanzioni previste per legge per i Comuni che non rispettano il patto di stabilità.
Il sindaco: “Contestazione già chiarita con una sentenza assolutoria” (guarda il VIDEO)
Il primo cittadino Firetto commenta il rinvio a giudizio: “La presunta violazione del patto di stabilità è una contestazione identica, anche nelle virgole, a quella che i giudici della corte dei conti hanno già chiarito con una sentenza ampiamente assolutoria e definitiva. Un verdetto che ha comportato anche il diritto al rimborso delle spese legali nei miei confronti e dell’allora dirigente degli Affari finanziari”.
Chiesto rinvio a giudizio per il sindaco Agrigento
Secondo la Procura della Repubblica di Agrigento gli amministratori e i tecnici contabili sarebbero responsabili penalmente di avere con artifizi contabili occultato lo sforamento del patto di stabilità tra il 2011 e il 2014. Infatti, la pubblico ministero, Chiara Bisso, ha chiesto il rinvio a giudizio di Firetto, di Alesci e dei componenti dei collegi dei revisori dei conti, Carmelo Presti, Francesco Coppa, Ezio Veneziano, Rosetta Prato ed Enrico Fiannaca, in carica durante il periodo di contestazione dell’ipotesi di reato, ovvero false attestazioni sul patto di stabilità del Comune di Porto Empedocle. E’ stato escluso dalla richiesta di rinvio a giudizio il revisore dei conti Ennio Saeva.
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