Alibegovic mette a referto 24 pti e 5 reb in 36′ di utilizzo. Piccone 21 pti e 6 assist
Agrigento ci prova, spinge, difende, cambia ritmo e tenta di disinnescare la capolista, ma alla fine deve arrendersi a una Treviglio chirurgica, letale dall’arco e capace di reggere l’urto anche nei momenti di difficoltà. Finisce 80-92 al PalaMoncada, con gli ospiti che dimostrano ancora una volta di avere profondità, letture e killer instinct nei momenti chiave del match.
L’inizio è ad alta intensità, con i padroni di casa che si fanno subito notare per l’aggressività difensiva: tre falli nei primi tre minuti raccontano la voglia di mettere le mani sulla partita. La Moncada sbaglia qualcosa di troppo in attacco, Treviglio ne approfitta con un break di 0-8, ma Agrigento reagisce con un controparziale di 5-0 che costringe Villa al primo timeout sul 12-14. L’ingresso di Martini accende il duello sotto canestro con Marcius e, al rientro dalla pausa, la Moncada alza i giri: raddoppi efficaci e difesa compatta valgono il sorpasso e l’allungo. Il primo quarto si chiude 24-17 per i biancazzurri.
Nel secondo parziale Agrigento conferma il quintetto basso e Piccone innesca bene Martini sotto canestro. Ma è nei rimbalzi offensivi che Treviglio scava il solco: 7 a 1 dopo 11 minuti. Gli ospiti prendono fiducia, colpiscono da tre con una precisione spietata (sei triple in appena due minuti e mezzo) e ribaltano tutto. La difesa di Agrigento crolla, il break è pesante e Treviglio vola sul 37-42, complici anche percentuali irreali: 11 su 18 da tre all’intervallo, contro le sole 4 triple di Agrigento. La Moncada chiude il primo tempo sotto 43-47.
Nel terzo quarto la capolista continua a martellare dall’arco e piazza un 19-30 che indirizza la gara. Agrigento si aggrappa al cuore e ai suoi uomini di fiducia, ma non riesce a contenere l’efficacia balistica degli ospiti. Quando si accende l’ultima frazione, Agrigento sembra ritrovare energie: Treviglio resta a secco per 4 minuti, il PalaMoncada ci crede e si accende quando Piccone mette due triple che riportano i suoi a -5. Ma Morici, uno dei più lucidi, è costretto a uscire per falli. La partita si fa nervosa, i contatti si moltiplicano e l’arbitraggio finisce nel mirino del pubblico di casa. Reati, con una tripla da manuale, mette in ghiaccio il match. Treviglio chiude con il +12 che non racconta fino in fondo la battaglia vista sul parquet.
Agrigento esce comunque tra gli applausi: ha mostrato coraggio, variando soluzioni e cercando in ogni modo di mettere in difficoltà una squadra costruita per vincere. Ma contro una Treviglio così, non basta solo la volontà.
Fono Nino Piraneo
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