La stagione turistica 2025 si apre con un fenomeno in controtendenza. Mesi come gennaio e febbraio, storicamente sinonimo di chiusura e inattività per molte strutture ricettive, registrano segnali di vivacità inattesi. A testimoniarlo sono le voci di alcuni protagonisti del settore, che raccontano un risveglio del territorio.
Pierfilippo Spoto, pioniere del turismo relazionale nell’entroterra agrigentino, annuncia con entusiasmo: “Il 7 gennaio ho iniziato la stagione con una famiglia americana. È raro vedere turisti d’oltreoceano in questo periodo, ma quest’anno l’interesse per il nostro territorio si fa sentire. L’8 febbraio accoglieremo un gruppo che soggiornerà una settimana a Sant’Angelo Muxaro, esplorando ogni giorno luoghi iconici come Torre Salsa, Monte Guastanella e la Valle dei Templi. Questo dimostra che l’entroterra agrigentino sa rispondere con forza e originalità alla sfida turistica”.
Anche nel cuore della città, segnali positivi non mancano. Elvira Mangione, imprenditrice e titolare del B&B Camera a Sud, registra una dinamica inattesa: “Gennaio è sempre stato un mese morto per il turismo, ma quest’anno arrivano prenotazioni last minute da stranieri. Mi chiedo se il titolo di Capitale Italiana della Cultura stia giocando un ruolo chiave. È fondamentale non perdere questa opportunità e costruire una narrativa positiva per il nostro territorio”.
Non è solo il turismo indipendente a dare piccoli segnali di ripresa. Sami Aglietti, direttore dell’Adler Spa Resort Sicilia, traccia un bilancio positivo: “Il 2024 è stato un anno straordinario, con alti livelli di occupazione e un team giovane e preparato. Ora guardiamo al 2025 con entusiasmo”. Gli fa eco Roberto Principato, general manager del Villa Athena Resort, che prevede un anno da record: “Siamo già sold out per molte date. Il riconoscimento di Agrigento come Capitale della Cultura rappresenta un’occasione imperdibile per rafforzare la nostra presenza internazionale”.
Ovviamente, sono le strutture di alto livello a risentire meno della crisi. I viaggiatori che scelgono queste strutture appartengono a una fascia di clientela meno sensibile alle oscillazioni economiche. Per loro, il viaggio non è solo una necessità o una vacanza, ma un’esperienza costruita attorno al benessere, alla cura dei dettagli e a un servizio impeccabile. Se il 2024 ha segnato una crescita nell’afflusso di turisti asiatici ed europei, il 2025 si annuncia come l’anno della consacrazione definitiva. Agrigento sembra essere sempre più una tappa imprescindibile nei tour della Sicilia, grazie a un’offerta culturale e paesaggistica che continua a sorprendere. I protagonisti del settore sono pronti a cogliere questa sfida, trasformando un inverno apparentemente silenzioso in una stagione di opportunità e successi. Ovviamente sono le strutture di alto livello
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