L’organizzazione di “Agrigento Capitale della Cultura 2025” e lo statuto della fondazione che dovrà gestire fondi e progetti approdano all’Ars. A chiedere chiarimenti e “interventi urgenti al fine di individuare una rapida soluzione per accelerare il percorso organizzativo”, è il gruppo di “Sud chiama Nord”, con primo firmatario Ismale La Vardera (nella foto), che parte nella propria interrogazione ovviamente dal verbale dei revisori dei conti che bocciava la proposta di statuto. “Alla data odierna – dice l’interrogazione – , non risulta dichiarata la consistenza della dotazione patrimoniale complessiva di cui potrà beneficiare la Fondazione Agrigento 2025, nonché non risulterebbe dichiarato il contributo patrimoniale specifico che ciascun socio fondatore intenderebbe apportare alla nascitura fondazione. Si ricorda, che l’adeguatezza della dotazione patrimoniale rispetto agli scopi dichiarati nello statuto, costituisce elemento costitutivo imprescindibile per l’ottenimento del suo riconoscimento giuridico e, soprattutto, rappresenta la primaria garanzia per il suo regolare funzionamento nel tempo”. Tenuto conto che “sono già trascorsi oltre cinque mesi dalla proclamazione di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, e, in vista del traguardo dell’1 gennaio 2025, non è stato ancora fatto nulla di significativo con la comprensibile preoccupazione e il rischio concreto che questa importante occasione per Agrigento e la Sicilia si trasformi in un enorme fallimento” il gruppo chiede appunto interventi da parte della Regione , affinché “non venga sprecato questo prezioso riconoscimento di promozione e valorizzazione di tutto il territorio siciliano”.
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