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Home » Agrigento2025 » Agrigento Capitale Cultura 2025: la corsa contro il tempo per salvare quasi un milione di euro

Agrigento Capitale Cultura 2025: la corsa contro il tempo per salvare quasi un milione di euro

Elio Di Bella Di Elio Di Bella
29 Giugno 2025
in Agrigento2025
la giunta comunale

la giunta comunale

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La giunta comunale di Agrigento corre contro il tempo per non disperdere i 977.500 euro stanziati dalla Regione Siciliana.La Giunta ha approvato in via d’urgenza la variazione al bilancio di gestione provvisoria 2025, passaggio indispensabile per far entrare nelle casse comunali il contributo e consentire l’avvio concreto delle iniziative legate a “Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025”. Senza questo provvedimento l’intero programma rischiava di restare sulla carta, perché il capitolo di entrata e di spesa non figurava nei conti dell’ente comunale.Tutto parte da lontano. Agrigento presenta la propria candidatura alla fine del 2022, conquista la short list nel marzo 2023 e, il 14 marzo 2024, il Ministero dei Beni culturali proclama la città vincitrice. Da lì segue una fitta corrispondenza tra Palazzo d’Orléans e Palazzo dei Giganti: il 24 luglio 2024 viene firmata la Convenzione Regione–Comune, che fissa le linee di spesa per l’esercizio 2024. Quel decreto mette sul piatto quattro milioni a valere sul capitolo 377377 e costituisce il primo tassello operativo dell’intero progetto.Nel 2025 arriva il provvedimento gemello: il DDG 2835 del 10 giugno, pubblicato due settimane fa sul portale istituzionale. Con esso l’Assessorato regionale dei Beni culturali approva il nuovo programma annuale di manifestazioni e impegna 977.500 euro per coprire spettacoli, logistica e comunicazione fino al 31 dicembre 2025. È la cifra oggetto della variazione ora all’esame del Consiglio comunale.

La sequenza normativa appare serrata. Dopo la convenzione del 24 luglio 2024, il Comune recepisce il piano con la delibera di Consiglio 122 del 9 settembre 2024, mentre la Giunta approva il Peg 2024–26 dieci giorni più tardi.La macchina amministrativa si muove ancora il 18 giugno 2025: il dirigente del Settore I chiede formalmente la variazione di bilancio e, cinque giorni dopo, chiarisce al Servizio Finanziario che occorre agire con rapidità per rispettare il codice degli appalti e, insieme, garantire la realizzazione di «innumerevoli spettacoli» entro la fine dell’anno. La convenzione del 2024 stabilisce un perimetro preciso: la Regione gestisce il trasferimento dei fondi, il Comune cura la progettazione artistica e l’esecuzione degli eventi, mentre la Soprintendenza e il Parco della Valle dei Templi supportano con autorizzazioni e logistica. L’accordo quadro del 29 luglio 2024 consolida la sinergia istituzionale, prevedendo un tavolo tecnico permanente che monitora avanzamento fisico e finanziario di ogni azione. L’inclusione del piano nel Peg ha poi legittimato le prime liquidazioni, come testimoniato dai decreti regionali di dicembre 2024.

La somma copre tre macro-aree. La prima riguarda le produzioni artistiche: concerti, mostre all’aperto, installazioni digitali e spettacoli diffusi nel centro storico e nella Valle dei Templi. La seconda fa riferimento alla comunicazione, dalle campagne social alla cartellonistica, passando per due grandi eventi stampa a Roma e Milano. La terza voce include logistica e servizi: steward, transenne, impianti audio-video, pulizia straordinaria. Ogni euro deve essere speso, rendicontato e certificato entro il 31 dicembre 2025, pena la restituzione del contributo. Il termine non è simbolico. L’accordo con la Regione dispone che tutte le iniziative siano «ultimate» entro l’anno, data che coincide anche con la chiusura della contabilità finanziaria. Oltre quella soglia non sarà possibile accettare proroghe, a meno di provvedimenti legislativi ad hoc. Di qui la richiesta di dichiarare la delibera «immediatamente eseguibile». La finestra temporale effettiva, contando pubblicazione e tempi di gara, è di circa sei mesi.

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Tags: Agrigento Capitale della Cultura 2025
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