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Home » Top » Agrigento, Amico non si dimette e parla di dissesto

Agrigento, Amico non si dimette e parla di dissesto

27 Marzo 2018
in Top, Politica
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La fuoriuscita di Ap dalla compagine di maggioranza ha spostato gli equilibri in Aula Sollano.

L’Ap è passata all’opposizione e l’assessore resta ancora in sella. Anche ieri abbiamo provato a contattare (invano) l’assessore al bilancio Giovanni Amico. Lui al telefono non risponde, ed intanto si presenta in una conferenza stampa per annunciare, non le dimissioni da assessore, ma il paventato dissesto finanziario dell’Ente: “Il Comune rischia il dissesto” , ha ribadito ai microfoni delle tv locali l’Assessore entrato in giunta in quota alla componente dell’ex ministro Angelino Alfano, tra l’altro suo amico fidato. Una componente che ha da poco ufficializzato di essere passata all’opposizione della Giunta Firetto.

“Quando ci siamo insediati, dopo sei mesi, abbiamo fatto una diagnosi: abbiamo verificato – ha dichiarato in tv l’assessore comunale Giovanni Amico – che le condizioni di squilibrio erano strutturali e che soprattutto che erano fondate sull’incapacità dell’ente di realizzare le entrate. Il 2019  – ha aggiunto l’assessore  – sarà l’anno in cui la quantità di accantonamenti che questo ente sarà costretto a fare sarà al suo livello massimo e quella sarà la prova: verrà verificata la sussistenza delle condizioni di equilibrio del bilancio. Il rischio è sempre quello. Le condizioni di potenziale dissesto o comunque di tensione verso il dissesto di questo ente sono condizioni – sostiene Amico – che noi stiamo provando a rimuovere e chiaramente lo verificheremo negli anni. Capiremo, facendo il bilancio del 2018 e il bilancio del 2019, se continueranno a sussistere le condizioni di equilibrio che fino ad ora siamo riusciti a garantire o meno“.

In pratica, Amico si proietta verso il 2019 da amministratore, ma della questione politica, proprio non ha fatto cenno. Eppure, all’interno della componente Alfano cominciano i mal di pancia. Si vocifera che Amico sta meditando il da farsi, anche se appare chiaro che al momento non ha scelta. Se dovesse rimanere in giunta, anche la scelta del gruppo Ap finirebbe con il perdere valore e credibilità.

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