La città si trova di fronte a una grave crisi idrica, con conseguenze drammatiche per intere famiglie e operai. È tempo di agire con determinazione.
Siamo stati fortunati che la pioggia e il cattivo tempo abbiano ritardato l’arrivo della bella stagione, mantenendo molte persone lontane dalle spiagge. Tuttavia, dietro questo “benedetto” ritardo si cela una realtà amara: una città e intere famiglie con bambini disperate, operai che dopo una giornata in cantiere non possono neanche lavarsi. La mancanza d’acqua è diventata un’emergenza che non può essere più sottovalutata.
La situazione è già al collasso e non possiamo più permetterci di affrontarla con superficialità. È necessario istituire urgentemente un tavolo tecnico per affrontare questa crisi senza quartiere. La verità è che la crisi idrica non è il vero problema. Girgenti Acque prima e l’Aica adesso acquistavano acqua per distribuirla nelle reti “pubbliche”, ma la loro posizione debitoria li ha ora privati di questa possibilità. La privatizzazione del servizio avrebbe dovuto portare a miglioramenti, installando contatori ovunque e promettendo un servizio migliore a fronte di pagamenti regolari. Tuttavia, a distanza di anni possiamo affermare che la privatizzazione non ha funzionato e che ora ci troviamo in una situazione peggiore di prima.
Non possiamo più limitarci ad aspettare leggi regionali o finanziamenti straordinari. È il momento di pensare a un sistema diverso, efficiente, trasparente e funzionante. Dobbiamo trovare soluzioni concrete per garantire l’accesso all’acqua potabile a tutti, senza eccezioni. È giunto il momento di agire con determinazione e responsabilità per risolvere questa emergenza che colpisce così duramente la nostra comunità.
Intanto un residente ci segnala che nel quartiere di Zingarello l’acqua non arriva da oltre un mese. Dall’Aica fanno sapere che gli invasi sono vuoti … non solo ad Agrigento ma in tutta l’Isola.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp