ADI Design Index chiude al Palacongressi, ma il progetto “Capitali” guarda già avanti
Ultime battute per Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 che, tra ritardi, incertezze e approssimazioni, ha comunque regalato momenti di autentica eccellenza. Tra questi, la mostra ADI Design Index 2025 al Palacongressi, che ha chiuso i battenti lo scorso 28 novembre dopo sedici giorni di apertura.
Da Capitale della Cultura a capitale del design, in un viaggio simbolico lungo 1.500 chilometri: la selezione annuale dell’Osservatorio permanente del Design ADI, presentata il 15 ottobre all’ADI Design Museum di Milano, ha proseguito proprio ad Agrigento il suo percorso espositivo. Una tappa importante del cammino verso il Premio Compasso d’Oro ADI 2026, il più prestigioso riconoscimento del design italiano. In mostra 344 progetti suddivisi in numerose categorie, testimonianza dell’ampiezza e della vitalità del sistema del design nazionale.
«Ad Agrigento abbiamo portato ciò che solitamente accade a Milano, celebrando il design internazionale con la presenza di ADI Sicilia e soprattutto di ADI nazionale» – ha dichiarato il presidente del Polo Territoriale Universitario, Giovanni Francesco Tuzzolino, soddisfatto all’indomani del finissage.
«È stato un grande onore ospitare una delle manifestazioni più importanti del settore. Un traguardo che permette ad Agrigento di celebrare il suo ruolo di Capitale 2025, una città che merita davvero tanto e per la quale possiamo fare tantissimo, a partire dai collegamenti con istituzioni di primaria importanza».
Non una semplice mostra, dunque, ma l’avvio di un processo: da quest’anno l’ADI Design Index entrerà stabilmente nel percorso delle Capitali Italiane della Cultura, riconoscendo al design un ruolo chiave nella costruzione dell’identità culturale del Paese. Un settore che, oltre a generare ricerca e innovazione, rappresenta un vero motore economico: l’Italia continua a essere leader mondiale per fatturato e numero di addetti nella progettazione d’autore.
«Un successo di pubblico e consensi – aggiunge Tuzzolino – che ha richiamato professionisti, studenti, architetti, appassionati e visitatori da tutta la Sicilia e oltre».
Accanto all’esposizione principale, è stata presentata la mostra “Design e Arte. Il progetto per la valorizzazione dei beni culturali”, a cura di Valentina Fisichella, che ha messo in dialogo il design contemporaneo con i tesori culturali della città. Un connubio innovativo, reso possibile grazie al protocollo d’intesa tra l’Università di Palermo e l’Associazione per il Disegno Industriale, con il supporto di ADI Sicilia.
«Un lavoro lungo ma stimolante – racconta Fisichella – che mira a superare i confini della tradizionale esperienza museale. Le opere del design siciliano, grazie a specifiche relazioni tematiche, accompagnano alla scoperta del patrimonio diffuso attraverso la cultura del progetto. Design e Arte diventano specchio l’uno dell’altra, generando futuro. Il design occupa una parte fondamentale della cultura italiana».
L’idea di una mostra diffusa, capace di dialogare con alcuni luoghi simbolo del patrimonio cittadino, ha rappresentato un valore aggiunto: diversi spazi museali sono diventati presidi di una contemporaneità che guarda allo sviluppo sostenibile, mettendo in relazione memoria e innovazione.
Agrigento Capitale della Cultura 2025 si conferma così un caso di studio, dove la stratificazione storica e urbana diventa terreno di sperimentazione e riflessione sul ruolo del patrimonio nella società contemporanea.
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