Akragas fermata sul pari dallo Scordia: Catania non fa drammi, Provenzano applaude
ARAGONA – L’Akragas si ferma ancora. Al Totò Russo arriva il secondo pareggio consecutivo, un 1-1 che lascia amaro in bocca e che, complice il successo del Priolo sul Noto, fa scivolare i biancazzurri al secondo posto. Una gara intensa, combattuta, piena di agonismo e di occasioni, nella quale la squadra di Seby Catania ha creato tanto senza però riuscire a mettere la zampata decisiva.
Il primo tempo scorre sul filo dell’equilibrio, con tanta tattica e poche vere emozioni. Nella ripresa, invece, la partita si accende. L’Akragas passa in vantaggio al 18’ grazie al solito Llama, glaciale dal dischetto. La rete sembra poter indirizzare definitivamente la sfida, ma la reazione degli ospiti è immediata: al 25’ è Bonaccorsi, sempre su rigore, a ristabilire la parità. Due episodi limpidi, che fotografano bene una gara in cui le difese hanno concesso poco, e in cui a fare la differenza sono stati dettagli ed episodi.
Nel finale l’Akragas crea, spinge, mette palloni dentro l’area a ripetizione. Tripoli, Gambino e Ten Lopez sfiorano più volte il gol vittoria, ma la Gymnica Scordia si difende con ordine e porta a casa un punto prezioso, confermandosi squadra solida e capace di mettere in difficoltà anche le grandi.
Catania: “Nessun allarme, questa è una battaglia ogni domenica”
Nel dopo gara Seby Catania respinge ogni forma di pessimismo.
«Non si è inceppato niente» – afferma il tecnico biancazzurro – «abbiamo solo la consapevolezza che ogni domenica è una battaglia. La squadra gioca, crea, come domenica scorsa e come oggi. Tantissime palle gol: non c’è nulla di cui preoccuparsi. Si riparte martedì con serenità, sapendo che questo è un campionato difficile. Ai ragazzi posso fare solo complimenti per atteggiamento e impegno.»
Sulla scelta del tridente pesante dal primo minuto:
«In settimana li ho visti bene. Ho attaccanti importanti e ho deciso di schierarli. Mancava anche Rizzo, che ultimamente era stato titolare. Alla fine il modulo conta poco: abbiamo creato tantissimo.»
Fragapane: “Partita fatta da noi, ma gli episodi non girano”
Il difensore centrale Michele Fragapane ribadisce la bontà della prestazione:
«Togliendo i primi dieci minuti con Santa Croce, la partita l’abbiamo fatta noi. Gli episodi non ci stanno girando nel verso giusto, ma alla squadra non c’è nulla da rimproverare. L’avversario era tosto, come sempre. I due rigori sembravano netti» – spiega.
E aggiunge: «È mancato il gol. Abbiamo sbagliato tre o quattro palle da pochi centimetri. Se entrano, parliamo di un’altra partita. Ma il calcio è così.»
Provenzano (Scordia): “L’Akragas è la squadra da battere”
Riconoscimenti importanti anche dagli avversari. L’allenatore dello Scordia, Mimmo Provenzano, elogia la squadra agrigentina:
«Mi aspettavo una grande prestazione dai miei, ma l’Akragas – senza nulla togliere al Priolo – è la squadra da battere. È un gruppo importante, con un grande allenatore.»
E sul modo di fermare i biancazzurri:
«Serve intensità, personalità, qualità con la palla. Fermare l’Akragas non è una passeggiata per nessuno.»
Sul nervosismo finale:
«Normale quando due squadre tengono a vincere. Tutto comunque nei limiti del rispetto.»
Testa alla trasferta di Caltagirone: un campo pieno di insidie
Il pari pesa, ma non scalfisce le certezze del gruppo. E ora l’orizzonte si sposta su una delle trasferte più complicate della stagione: Caltagirone, campo ostico, squadra fisica, ambiente caldo, terreno non semplice.
Una gara che può riportare l’Akragas in vetta e che richiederà ancora una volta la mentalità che Catania ripete da settimane: battagliare, centimetro dopo centimetro. La corsa è ancora lunga. E l’Akragas c’è. Sempre.
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