Cosa c’è da sapere sulle donazioni benefiche
La generosità è un valore bellissimo. Non è solo capace di unire le persone e dare significato ai singoli gesti, ma rappresenta anche una forma concreta di cambiamento, capace di migliorare la vita delle persone e di intere comunità.
Una delle forme più concrete con cui questo valore si manifesta è tramite la donazione benefica, un atto che non solo aiuta chi ne ha bisogno, ma sostiene anche le organizzazioni e associazioni che portano avanti attività e progetti solidali. Ad esempio, una donazione a Medici senza Frontiere consente a questa realtà di intervenire nelle emergenze umanitarie con rapidità ed efficacia, svolgendo concretamente ed efficacemente numerose attività mediche a favore delle vittime di traumi e guerre.
In questo articolo andiamo a vedere cosa c’è da sapere sulle donazioni benefiche: come funzionano, quali forme possono assumere e come scegliere a chi destinarle.
Che cos’è una donazione benefica
Quando si parla di donazione benefica, si intende un contributo concreto destinato a un’organizzazione no profit, come Medici senza Frontiere,o a un progetto di utilità sociale. Può avere valore economico o materiale, può assumere forme differenti e può essere effettuato sia da persone fisiche che da Aziende o enti pubblici.
L’obiettivo principale di una donazione benefica è in ogni caso sostenere attività di interesse generale finalizzate al bene comune.
Le principali tipologie di donazioni benefiche
Questo tipo di donazioni possono avere diversa natura. Le più conosciute e immediate sono quelle in denaro, singole o ricorrenti: le prime consistono in un versamento una tantum (fatto una volta soltanto), mentre le seconde sono donazioni costanti nel corso del tempo (mensili o annuali), che permettono di garantire maggiore stabilità economica agli enti e ai relativi progetti.
La donazione può inoltre essere di beni materiali o in natura (molte associazioni accettano materiali, attrezzature e prodotti, così come ore di lavoro professionale offerte gratuitamente). Esistono poi le donazioni in memoria,gesti simbolici effettuati per ricordare una persona cara che non c’è più e i lasciti testamentari, disposti tramite testamento e che hanno effetto dopo la morte del donatore.
Le raccolte fondi si configurano invece come azioni volte a coinvolgere amici, parenti e colleghi in un progetto comune più grande ed esteso di raccolta di denaro in favore di un progetto solidale, mentre gli acquisti solidali offrono oggetti materiali in vendita il cui ricavato viene destinato a specifici progetti.
Possibile infine donare anche attraverso il 5×1000, una quota del proprio IRPEF che ogni contribuente può destinare a enti del Terzo Settore.
Come scegliere il destinatario della donazione
Per avere un impatto realmente positivo e importante, una donazione deve essere destinata nel modo giusto.
Diventa quindi cruciale verificare la credibilità dell’organizzazione beneficiaria a cui si vuole inviare il sostegno, prima di compiere effettivamente il gesto. I controlli da fare prevedono l’accertamento che l’Ente sia iscritto al RUNTS,che pubblichi bilanci annuali chiari e consultabili e che comunichi con trasparenza l’impatto delle proprie attività.
Optare per realtà più strutturate consente inoltre di essere informati periodicamente sui progetti sostenuti.
I benefici fiscali delle donazioni
Oltre al valore solidale e benefico, fare una donazione può anche offrire vantaggi fiscali significativi. La normativa italiana prevede infatti agevolazioni per le donazioni destinate a enti iscritti al RUNTS.
Le persone fisiche possono detrarre dall’imposta il 30% dell’importo donato, fino a un massimo di 30.000 euro all’anno, oppure dedurre la donazione dal reddito imponibile, entro il limite del 10% del reddito complessivo. Le imprese possono invece dedurre le erogazioni liberali fino al 10% del reddito imponibile annuo.
Per usufruire di questi benefici fiscali è fondamentale effettuare il versamento con mezzi tracciabili e conservare tutte le ricevute, da presentare al momento della dichiarazione dei redditi.
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