Architetti soddisfatti per la proroga dei contributi alle strutture turistiche, ma chiedono chiarezza sui compensi professiona
Prorogata di 30 giorni la scadenza per la presentazione delle istanze per attingere ai contributi a fondo perduto destinati alle imprese turistico-ricettive impegnate in nuovi interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente.
Le domande potranno essere presentate entro il 16 dicembre 2025, attraverso la piattaforma informatica incentivisicilia.irfis.it.
La proroga è stata ufficializzata con il Decreto 3791, firmato il 7 novembre dal dirigente generale del Dipartimento regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Maria Concetta Antinoro, e si è resa necessaria per consentire una partecipazione più ampia delle imprese del settore.
«Esprimiamo il nostro compiacimento – afferma il presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento, Rino La Mendola – per la concessione di una proroga fortemente voluta dalla nostra Consulta regionale, presieduta da Giuseppina Leone, e da altre categorie interessate. Una misura indispensabile per favorire la partecipazione a un’iniziativa importante che promuove, da un lato, la riqualificazione delle strutture turistico-ricettive e, dall’altro, nuovi interventi di rigenerazione del patrimonio edilizio».
Tuttavia, gli architetti continuano a segnalare una criticità rilevante: il riconoscimento dei contributi per i compensi professionali – come progettazione, direzione lavori e collaudo – è fissato in misura non superiore al 4% dell’investimento, una percentuale ritenuta inadeguata rispetto al valore delle prestazioni tecniche.
«Resta fermo – continua La Mendola – il diritto dei professionisti di ricevere i compensi concordati in contratto, sulla base del decreto Parametri, con i committenti, che potranno recuperarli per una percentuale del 4%. Sarebbe opportuno, in tal senso, un chiarimento del Dipartimento competente».
I contributi a fondo perduto sono rivolti a micro, piccole, medie e grandi imprese con sede in Sicilia – tra cui alberghi, bed and breakfast, ostelli, campeggi, villaggi turistici, case vacanze, rifugi e strutture analoghe – per ristrutturazioni, ampliamenti, riattivazioni o nuove attività realizzate attraverso il recupero o la riconversione di immobili esistenti.
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