Il pubblico ministero, Maria Barbara Grazia Cifalinò, ha chiesto la condanna ad 1 anno e 3 mesi di reclusione ciascuno nei confronti di un ginecologo e di uno specialista sanitario per l’ipotesi di reato di aborto colposo. Si tratta di Giovanni Lupo, medico in servizio all’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì, e Vincenzo Scattareggia. La vicenda è collegata alla morte di un feto di otto mesi avvenuta nell’estate 2023.
Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, dopo la requisitoria del pm e l’arringa della parte civile, ha rinviato il processo al 27 ottobre per le conclusioni della difesa, rappresentata dagli avvocati Luigi Mulone e Fabio Li Calzi. Il padre del bimbo e la compagna, assistiti dall’avvocato Antonio La Cola. L’inchiesta è nata in seguito all’esposto presentato dai genitori che avevano chiesto di fare luce su eventuali negligenze mediche.
Per l’accusa, che si basa sostanzialmente su una consulenza redatta da un pool di specialisti, Lupo non avrebbe disposto il ricovero ed il parto immediato mentre Scattareggia avrebbe dovuto consigliare alla donna di recarsi subito in ospedale.
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