Dopo il manifesto affisso dalle figlie del prof. Ernesto De Miro, in cui si lamentava l’assenza di un segno di cordoglio pubblico da parte del Comune di Agrigento, è arrivata la replica del sindaco Francesco Miccichè, che interviene per chiarire la posizione dell’Amministrazione comunale.
«Ho appreso delle osservazioni mosse in merito alla presunta mancanza di un pubblico segno di cordoglio per la scomparsa del Prof. Ernesto De Miro», scrive il primo cittadino. «Desidero chiarire che la città di Agrigento e la mia persona portano un profondo rispetto per la memoria del Professore, il cui contributo alla tutela e alla valorizzazione della Valle dei Templi rimane indelebile e riconosciuto da tutti».
Il sindaco smentisce l’idea di una volontaria negligenza. «Non vi è stata né dimenticanza né mancanza di considerazione – ribadisce Miccichè – ma è possibile che, in un momento così delicato, qualcosa non sia stato comunicato come avrebbe dovuto».
Proprio per questo, l’Amministrazione – aggiunge – sta valutando forme più adeguate e durature per onorare la figura di De Miro, evitando un semplice comunicato di circostanza. «Il Professore merita il massimo riguardo, e il modo migliore per ricordarlo sarà con un gesto concreto e significativo che possa valorizzare la sua eredità culturale».
Il sindaco conclude con un messaggio diretto alle figlie, Antonella e Armida, e alla famiglia: «Rinnovo le più sincere e sentite condoglianze, a nome personale e della città di Agrigento». Il sindaco Miccichè ha espresso rispetto per la memoria di Ernesto De Miro, negando indifferenza e ipotizzando un possibile errore nella comunicazione. L’amministrazione sta valutando un omaggio duraturo. Leggi anche: A margine del lutto, scoppia la polemica
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