Nemmeno il tempo di svuotare quasi del tutto l’HotSpot che sono ripresi massicciamente gli sbarchi. E’ stata un’altra notte difficile quella appena trascorsa a Lampedusa. In poche ore, complessivamente, sono approdate oltre 450 persone di nazionalità del Bangladesh, Egitto, Eritrea, Etiopia, Sudan, Somalia, Pakistan e Siria. Alcune imbarcazioni sono state soccorse dalle motovedette della Capitaneria di porto. Con una delle carrette del mare è giunto anche un cadavere. Si tratta di un giovane bengalese deceduto durante la traversata, quasi sicuramente, per avere inalato i vapori fuoriusciti dalle taniche di benzina.
Gli stessi migranti hanno riferito di una persona caduta in mare prima dell’arrivo dei soccorsi e al momento dispersa. All’HotSpot di contrada “Imbriacola”, questa mattina, erano presenti quasi 700 migranti, 74 dei quali con la nave saranno trasferiti a Porto Empedocle. Dopo una giornata di stop, il molo Favaloro dalla notte è tornato ad essere animato dalle persone salvate e soccorse.
Fondamentale adesso l’intervento del Ministero per trasferire nel più breve tempo possibile il numeroso gruppo di migranti presenti sull’isola più grande delle Pelagie magari con l’invio di un pattugliatore prima di altri approdi. Come sempre avviene in casi di ondate di sbarchi super lavoro per il funzionario di turno e per il personale della Polizia di Stato della Questura di Agrigento in servizio a Lampedusa, impegnati per i soccorsi, l’accoglienza, la gestione, l’identificazione e fotosegnalamento dei nuovi arrivati e nelle operazioni di trasferimento in altre sedi.
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