Il progetto “Le vie del cibo della lunga vita” continua a portare alla luce un fenomeno straordinario: nei borghi dei Monti Sicani si registrano tassi di longevità che superano persino le celebri Zone Blu. In questi piccoli centri della Sicilia interna, raggiungere e superare i 100 anni non è più un’eccezione, ma quasi una normalità. San Giovanni Gemini rappresenta un caso di studio emblematico. Su una popolazione di appena 7.474 abitanti, il piccolo centro conta ben 6 centenari, con 522 persone che hanno oltrepassato gli 80 anni e 119 che hanno oltre i 90 anni. L’aspetto più singolare, riguarda la predominanza femminile: la maggior parte di questi “immortali” sono donne che continuano a essere il cuore pulsante della comunità. Le anziane del borgo sono vere custodi della memoria collettiva. A 102 anni impastano ancora il pane seguendo ricette ancestrali, a 105 anni si dedicano agli orti e preparano conserve tramandando gesti millenari. “Le nostre anziane sono il tesoro più prezioso che possediamo”, dichiara il sindaco Dino Zimbardo durante l’evento “Monti di Vini” che ha riempito Piazza Purrello. Il segreto risiede in un perfetto equilibrio tra alimentazione mediterranea, movimento quotidiano e solidi legami sociali.
Le ultracentenarie hanno mantenuto per decenni abitudini nutrizionali basate sull’olio extravergine, sui cereali antichi come il grano russello, sui legumi coltivati secondo metodi tradizionali e sulle verdure fresche. La loro vitalità non dipende solo dalla nutrizione. Queste signore hanno conservato un ruolo centrale nel tessuto familiare e comunitario. La loro energia non è passiva: rimangono protagoniste attive della vita locale, guardiane di un patrimonio culturale che trascende la semplice sopravvivenza. Gli studiosi dell’Università di Palermo, coinvolti nell’iniziativa, definiscono questi centri sicani come un “laboratorio naturale” per comprendere i meccanismi dell’invecchiamento. La supremazia femminile nella durata della vita sembra collegata al ruolo storico delle donne come responsabili dell’alimentazione domestica e della conservazione delle tradizioni gastronomiche.
“È un codice genetico culturale”, spiega l’Assessora Giuliana Giambrone. “Osservare una signora che a età così avanzata coltiva ancora il proprio orto rivela che qui accade qualcosa di speciale”. Oltre venti manifestazioni compongono la “Rete per la Valorizzazione Agroalimentare dei Sapori Sicani”, dove ogni luogo diventa punto di osservazione privilegiato per comprendere perché la dieta mediterranea, qui preservata nella sua forma originaria, continui a destare interesse negli ambienti accademici internazionali. Il programma autunnale delle “Vie del cibo della lunga vita” propone incontri ancora più coinvolgenti. Il primo appuntamento si terrà il 23 settembre a Cammarata con la “Guastedda a facci di vecchia: l’impasto della memoria”. Questo non sarà una semplice degustazione, ma un autentico viaggio nel tempo attraverso l’antico pane locale che da secoli accompagna la quotidianità delle famiglie sicane.
Ottobre sarà interamente consacrato all’oro liquido del territorio: l’olio extravergine di oliva. Dal 24 al 26 ottobre Lucca Sicula ospiterà la XXVI edizione de “L’olio, principe della dieta mediterranea sicana”, trasformando il piccolo centro in un palcoscenico all’aperto dove maestri oleari, produttori e degustatori professionali faranno conoscere ai partecipanti le varietà autoctone.
Contemporaneamente, Castronovo di Sicilia accoglierà il “Castrum Food Fest”. A novembre la Festa di La Guastedda di San Martino, a Montedoro (11 novembre). L’appuntamento più atteso sarà quello del 22 e 23 novembre a Ribera, dove si celebrerà “L’arancia di Ribera DOP, regina della dieta mediterranea”. Questo incontro rappresenterà un vero omaggio al frutto simbolo del territorio. Il calendario si chiuderà con il “Sicani Expo Olio” del 20 e 21 dicembre a Palazzo Adriano. In questo suggestivo borgo, reso celebre dal film “Nuovo Cinema Paradiso”, l’iniziativa metterà in vetrina l’intera filiera dell’oro verde sicano. L’ambiziosa iniziativa “Le vie del cibo della lunga vita” promossa dalla Società per lo Sviluppo del Magazzolo Platani (S.MA.P.) e finanziata dall’Assessorato all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, è organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo, il GAL Sicani, il Distretto Turistico Valle dei Templi, il Consorzio di Tutela Arancia di Ribera DOP, il Consorzio di Tutela IGP Olio Extravergine di Oliva di Sicilia, gli Istituti Professionali di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Agrigento, Bisacquino e Bivona, e la Cooperativa Agricola Zootecnia Tumarrano.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
