Era fatiscente e inutilizzata da tempo, ma dal prossimo 2 agosto, egregiamente restaurata, tornerà ad essere fruibile, come centro per attività culturali. Stiamo parlando della chiesetta “Cristo delle Forche”, i cui interventi di restauro e riqualificazione dell’edificio, fortemente degradato, sono stati progettati e realizzati dal Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi e adesso consentiranno alla cittadinanza di tornare a vivere un luogo simbolo della città.
Proprio da questo luogo prende il via “Muta – muta”, il Festival delle Arti Orali, che nasce con l’intento di esplorare e valorizzare le molteplici forme dell’arte orale, unendo poesia, musica, cantautorato, performance, cuntu e puparate, tradizione e contemporaneità in seno a un impegno sociale legato al paesaggio, ai luoghi, alla comunità.
Si tratta di una produzione artistica che nasce dalla strada e crea un legame tra scrittura e performance: una forma poetica popolare che vive in spazi pubblici.
“Cristo delle Forche” – spiega il direttore del Parco, Roberto Sciarratta – è un luogo del cuore per molti agrigentini. «Per questo abbiamo deciso di ottenerne la gestione da parte del Comune perché si potesse salvare questo piccolo gioiello in centro storico, dalla distruzione. Sono particolarmente lieto che la chiesetta e l’area circostante verranno riaperti proprio nel contesto di un festival che, attraverso la Cabina di Regia regionale, abbiamo promosso e sostenutonel più ampio complesso del progetto ‘MòViti Fest’, ma Forche sarà al centro, anche di future attività di valorizzazionedi quella parte di Valle dei Templi che include anche il Santuario di Demetra, in un percorso di visita che sarà meglio dettagliato successivamente e che includerà anche la collaborazione delle associazioni che in questi anni hanno lavorato e investito in tal senso».
Il festival, a cura dell’agrigentina Gloria Riggio – autrice, performer – è realizzato da Scaro Cafe e Local Impact APS, come soggetto attuatore, e LIPS – Lega italiana poetry slam con il finanziamento del Parco Archeologico e della Regione Siciliana attraverso i fondi destinati ad Agrigento Capitale della Cultura 2025, nell’ambito del cartellone “MòViti Fest”.
Il progetto si avvale del supporto della Fondazione Agrigento 2025, del Comune di Agrigento, di Inverso – Giornale di poesia e di OltreCapitale.
Il festival avverrà in forma itinerante, interessando il centro storico ma anche le zone della periferia, con spazi simbolici come il Ràbbateddru, il Centro Storico, Maddalusa, piazza Ravanusella, oltre che la Valle dei Templi e molti altri, scelti per essere riscoperti, abitati e restituiti alla collettività attraverso l’arte.
Come detto, proprio la prima tappa del festival coinciderà con la riapertura della chiesa di Cristo delle Forche, in via delle Mura.
LORENZO ROSSO
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