Tutto come da tradizione a parte l’uscita della statua di San Calogero dal Santuario, senza fedeli sul sagrato e lungo la scalinata per l’assoluto divieto di accedere all’interno del luogo sacro, di fatto un cantiere, perché interessato da lavori di riqualificazione. Il simulacro, alle 13, è uscito portato a spalla dai portatori per la processione tra due ali di folla lungo il tradizionale percorso: piazza Aldo Moro, Porta di Ponte, via Atenea, piazza Pirandello, via Garibaldi fino all’Addolorata. Davanti a tutti il rettore del Santuario di San Calogero don Gerlando Montana Lampo.
Tutte le altre funzioni si sono svolte alla Basilica dell’Immacolata, compresa la benedizione del pane. La domenica si era aperta con la Sagra del Grano, la processione offertoriale con la partecipazione dei devoti portatori e dei fedeli con gli ex voto, con i prodotti della terra e lavori artigianali, seguiti dal corteo dei carretti siciliani, cavalli e muli parati, del complesso bandistico, dei tamburi dal Santuario Addolorata e delle motoape.
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