Miccichè contro l’antenna di San Leone: “Senza permessi”. Ma la società potrebbe vincere
AGRIGENTO – Alta quasi 30 metri, spuntata all’improvviso al Viale dei Pini, nel cuore di San Leone, e finita immediatamente al centro delle polemiche. È il nuovo impianto di telecomunicazione installato da una nota compagnia telefonica nazionale, che – come noto – ne piazza a migliaia ogni anno in tutta Italia. Ma stavolta qualcosa è andato storto. O almeno, così sembra.
A parlare è il sindaco Franco Miccichè, che annuncia provvedimenti: «Appena sono stato informato ho chiesto di verificare il rilascio delle autorizzazioni. Mi è stata confermata l’assenza di permessi. La società è andata avanti col cosiddetto silenzio-assenso, ma in quella zona non vale. C’è il decreto Gui-Mancini, che impone vincoli rigidi di tutelaper le aree adiacenti al Parco archeologico della Valle dei Templi».
Secondo la versione dell’amministrazione, l’antenna risulterebbe abusiva e per questo è stato emesso un ordine di rimozione entro 30 giorni. Non solo: è scattata anche la denuncia alla Procura della Repubblica per la procuratrice speciale della società e per il proprietario dell’area privata dove è stato collocato l’impianto, oltre a una sanzione amministrativa da 5.000 euro elevata dalla Polizia Municipale.
Ma il caso è tutt’altro che chiuso. Bisognerà dimostrare che si tratta realmente di un’antenna abusiva, e non sarà semplice: l’impianto è stato installato da un colosso delle telecomunicazioni, che agisce spesso entro i limiti delle norme nazionali, sfruttando l’interesse pubblico riconosciuto alle infrastrutture di rete mobile, tutelate anche da sentenze del Consiglio di Stato. In casi simili, le antenne hanno avuto spesso la meglio.
Intanto, il primo cittadino ha ordinato una mappatura di tutte le antenne presenti sul territorio comunale. «Verificheremo se sono state collocate con le autorizzazioni dovute – aggiunge Miccichè – e in caso contrario adotteremo gli stessi provvedimenti».
A rendere la vicenda ancora più controversa è un precedente recente, avvenuto appena un anno fa. Un’antenna del tutto analoga fu installata al Villaggio Pirandello, anch’esso in zona Gui-Mancini, e anche in quel caso ci furono proteste dei residenti. Ma non venne adottato alcun provvedimento e l’antenna è ancora lì, operativa. Un doppio standard che rischia di sollevare nuove polemiche.
San Leone, come i quartieri Villaggio Peruzzo e Villaggio Pirandello, ricade in un’area sottoposta ai vincoli del decreto Gui-Mancini. Ma proprio questi vincoli, che rendono di fatto invalido il silenzio-assenso, andrebbero applicati con un piano organico e aggiornato per la gestione delle antenne, oggi sempre più indispensabili ma ancora senza una pianificazione strategica chiara.
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