Verrà presentato domani, giovedì 11 giugno, il cartellone estivo 2025 del Teatro dell’Efebo di Agrigento.In questa edizione si propone una rilettura contemporanea della drammaturgia antica e moderna, proponendo un palinsesto che va dal 5 luglio al 20 settembre.La stagione si articola in due rassegne principali: il Teatro Classico, inaugurato con Le Baccanti di Euripide, e il Teatro d’Autore e Musica, all’insegna delle contaminazioni tra parole e note. Verranno allestiti diciassette eventi complessivi con la presenza di registi e attori molto conosciuti dal grande pubblico, da Gianfranco Jannuzzo ad Emilio Solfrizzi al grande Ugo Pagliai, e molti altri ancora. La rassegna del Teatro Classico prevede sei appuntamenti dal 5 luglio al 13 agosto. Undici invece gli eventi del Teatro d’Autore e Musica, dal 5 agosto al 20 settembre.Questa scansione consente una continuità stagionale e un pubblico diversificato, capace di apprezzare tanto l’eredità dei grandi tragediografi greci quanto le più attuali sperimentazioni drammaturgiche e musicali.La progettazione del cartellone prevede una collaborazione costante con direttori artistici, registi ed esperti di settore, che selezionano i titoli in base a criteri di qualità, innovazione e attrattività turistica. L’organizzazione logistica si avvale del supporto del Giardino Botanico, che garantisce la piena fruibilità del sito, nonché di un team tecnico specializzato nella gestione di eventi all’aperto.Giovedì 12 giugno alle ore 9.45 nel corso della conferenza stampa che si terrà nel Teatro dell’Efebo (Giardino Botanico) verranno illustrati i dettagli del programma, presentando ogni spettacolo con note critiche e indicazioni sulle modalità di accesso e biglietteria.Le Baccanti di Euripide è una celebre opera intrisa di conflitti tra ordine e caos, offre un paradigma ideale per esplorare la tensione tra fede e ragione, con un allestimento che promette scenografie evocative e interpretazioni intense.L’edizione 2025 intende rilanciare il rapporto tra testo antico e pubblico contemporaneo, puntando su una regia che dialoghi con l’ambiente naturale e utilizzi elementi multimediali.
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