Diventano definitive le condanne per gli imputati del processo scaturito dall’operazione antimafia denominata “Oro bianco”, condotta dai carabinieri di Agrigento che ha fatto luce sul cosiddetto “paracco” di Palma di Montechiaro, la cosca mafiosa alternativa a Cosa nostra e alla Stidda. L’indagine ha sgominato pure un vasto traffico di cocaina. A mettere l’ultimo sigillo all’inchiesta la Cassazione che ha confermato il verdetto dei giudici della quarta sezione penale della Corte di Appello di Palermo, presieduta dal giudice Vittorio Anania.
Inflitti 14 anni di reclusione a Rosario Pace, 65 anni, di Palma (20 anni in continuazione con una precedente condanna); 8 anni di carcere ciascuno a Gioacchino Barragato, 65 anni; Sarino Lauricella, 56 anni; Giuseppe Morgana, 40 anni ed Emanuele Salvatore Pace, 37 anni, tutti palmesi; 12 anni e 8 mesi a Domenico Manganello, 50 anni, di Palma; 10 anni e 6 mesi a Gioacchino Pace, 54 anni, di Palma; 6 anni e 10 mesi a Giuseppe Blando, 60 anni, di Favara e 5 anni e 8 mesi a Francesco Bonsignore, 59 anni, di Palma.
Otto assoluzioni erano già diventate definitive. L’inchiesta, coordinata dai magistrati della Dda di Palermo Claudio Camilleri, Pierangelo Padova e Gianluca De Leo, ha inflitto un duro colpo al “paracco” di Palma di Montechiaro che sarebbe stato in grado di gestire un fiorente traffico di stupefacenti, di infiltrare un capodecina all’interno del Consiglio comunale e di aver tentato di mettere le mani su alcuni appalti.
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