“Il Libero Consorzio dei Comuni Agrigentini è chiamato a una nuova responsabilità”. È l’appello chiaro e la speranza di Don Mario Sorce, Alfonso Buscemi, Paolo Ottaviano e Gero Acquisto del Cartello Sociale.
In un comunicato il rappresentante della Chiesa agrigentina e i sindacalisti sostengono che il territorio ha bisogno di una guida, di una cabina di regia capace di coordinare le politiche di sviluppo e affrontare le sfide sociali ed economiche con visione e coesione.
La recente elezione del nuovo presidente e del consiglio ha riaperto il dibattito sul ruolo del Libero Consorzio. Dopo anni di marginalità istituzionale, il Cartello Sociale ritiene che non sia più possibile restare in attesa. La fase attuale impone una svolta netta e un’azione politica concreta e condivisa.
Il concetto espresso dai firmatari nel loro comunicato è semplice quanto determinante: il Consorzio deve trasformarsi nel fulcro delle strategie territoriali. Deve essere il luogo in cui si costruiscono sinergie tra amministrazioni locali, parti sociali, imprenditori e cittadini attivi.
Povertà crescente, sanità carente, disoccupazione giovanile, infrastrutture fatiscenti: queste sono solo alcune delle urgenze secondo gli esponenti del Cartello sociale.
La transizione ecologica e la valorizzazione del patrimonio culturale non possono più essere rinviate. Il Consorzio ha il compito di dare risposte, promuovendo una governance inclusiva.
Il messaggio del Cartello Sociale è, in ultima istanza, un invito alla responsabilità collettiva. Solo con un protagonismo istituzionale rinnovato, capace di ascoltare e coordinare, il Libero Consorzio dei Comuni Agrigentini potrà tornare al centro dell’azione politica e sociale della provincia.
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