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Home » dalla città » Gaetano Aronica dà voce al martirio dimenticato di Antonio Galiano

Gaetano Aronica dà voce al martirio dimenticato di Antonio Galiano

Elio Di Bella Di Elio Di Bella
26 Aprile 2025
in dalla città
lapide in ricordo di antonio galiano

lapide in ricordo di antonio galiano

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Nel corso della cerimonia svoltasi il 25 aprile nella Villa Bonfiglio, ad Agrigento, per gli Ottanta anni dalla Liberazione dell’Italia dall’antifascismo, è stata ricordata la figura del partigiano siciliano Antonio Galiano
Antonio Galiano fu un operaio antifascista e comunista, nato a Favara (Agrigento) nel 1902, la cui vicenda personale si lega profondamente alla storia della Resistenza italiana e ai drammi della deportazione nei lager nazisti.
Trasferitosi a Milano per lavoro, si distinse come organizzatore degli scioperi contro il nazifascismo all’interno della fabbrica dove era impiegato. La sua attività antifascista lo portò all’arresto e alla deportazione nel campo di concentramento di Mauthausen e, successivamente, nel sottocampo di Gusen. Anche nei lager, Galiano continuò la sua resistenza attiva, partecipando al sabotaggio della produzione bellica tedesca.
A causa delle torture subite durante la prigionia, Galiano perse progressivamente la memoria. Dopo la liberazione, fu ritrovato in stato di semi-incoscienza a Messina, dove morì nel giugno 1947 per un collasso, senza essersi mai completamente ripreso dai traumi fisici e psicologici patiti nei campi di concentramento.
La figura di Antonio Galiano è ricordata a Milano, dove una lapide ne commemora il sacrificio e l’impegno antifascista, e viene citata tra le storie esemplari della Resistenza operaia e proletaria. La sua storia è anche oggetto di attenzione da parte dell’ANPI e di iniziative legate alla memoria della Resistenza sia in Lombardia sia in Sicilia.
“Una menzione speciale merita la posa di questa nuova lapide, dedicata a Antonio Galiano, operaio antifascista e comunista deportato nel campo di concentramento di Mauthausen dopo aver organizzato, all’interno della fabbrica dove lavorava, gli scioperi contro il nazifascismo. Galiano continuò la sua resistenza nel sottocampo di Gusen, attraverso il sabotaggio della produzione bellica. In seguito alle torture subite nel lager, perse gradualmente la memoria. Venne ritrovato in stato di semi incoscienza a Messina dove morì nel giugno del ’47 a causa di un collasso.

L’attore agrigentino Gaetano Aronica ha partecipato alla cerimonia commemorativa svoltasi nella Villa Bonfiglio ad Agrigento in occasione degli ottanti anni dalla Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Aggiungendo un tocco emotivo e culturale ad un testo curato dalla direttrice dell’archivio di Stato di Agrigento, Rossana Florio, ha enfatizzato la forza della memoria storica, con una interpretazione molto apprezzata del dramma di Antonio Galiano
La presenza di Aronica ha sottolineato il legame tra passato e presente, ricordando l’importanza di trasmettere alle nuove generazioni il significato di una giornata che celebra la libertà e la democrazia.
“Lo smemorato di Messina, ossia Antonio Galiano, era un eroe senza paura non esitò ad aiutare più volte altre persone pur sapendo che questo lo avrebbe portato alla morte una morte – ha detto Aronica in una intervista – La sua non fu una morte violenta ma una morte lenta e pertanto ancora più atroce. Perse la cognizione di sé stesso, la memoria, la sensazione di esistere, il pensiero di avere dei cari dei figli, una moglie. Perse tutto e lo perse per la libertà, lo perse perché fu un partigiano della Resistenza e soprattutto fu un uomo d’azione. Noi talvolta abbiamo a che fare con degli eroi, come Calogero Marrone di Favara che negli uffici hanno aiutato gli ebrei a salvarsi. Gallano era un uomo d’azione che manomise e sabotò le armi dei tedeschi e che aiutò un collega francese a sopravvivere, sapendo che lo avrebbero massacrato e così fu.
E’ un esempio fondamentale oggi. Noi infatti oggi forse assaporiamo tutto quello che abbiamo come se fosse scontato ed invece nulla è scontato. La libertà meno che mai perché le cose importanti si conquistano giorno per giorno”

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Tags: antonio galianopartigiano
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