Per vendicarsi della moglie che lo ha lasciato, ha organizzato una vendetta insieme al padre, e grazie al figlio minorenne è riuscito a installare l’App “spia” nel telefono cellulare della ex coniuge. Due medici di Canicattì, dopo essere stati scoperti dalla donna, hanno patteggiato la pena. Un anno e otto mesi di reclusione è la condanna ratificata dal gup del tribunale di Palermo, Lirio Conti, nei confronti dell’ex marito.
Un anno e due mesi invece per l’ex suocero della donna. All’ex marito è stato contestato un ulteriore capo di imputazione per avere rivelato la corrispondenza al figlio, in particolare una relazione con un altro uomo, al fine di farlo allontanare dalla madre. L’intercettazione abusiva, sarebbe andata avanti, a partire dall’estate del 2021, per due anni. La donna, a sua insaputa, sarebbe stata monitorata nelle sue conversazioni telefoniche e via social.
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