“E’ veramente allucinante come la vita di mia figlia e di quest’altra ragazza non valesse niente per questi uomini. Non ci sono parole per descrivere il profondo dolore che ho riprovato per la morte di Sara Campanella uccisa ieri a Messina. Questa morte ha molte similitudini con quella di mia figlia Lorena avvenuta 5 anni fa sempre il 31 marzo. Purtroppo per mia figlia ancora non abbiamo avuto giustizia definitiva e dovremo attendere la Cassazione”. Lo dice all’ANSA, il favarese Enzo Quaranta, padre di Lorena, uccisa il 31 marzo come Sara Campanella ma nel 2020.
Lorena era iscritta a Medicina a Messina e venne uccisa dal fidanzato, anche lui studente nella stessa facoltà, Antonio De Pace, calabrese di Vibo Valentia. L’assassino strangolò la ragazza nella casa che condividevano a Furci Siculo nel Messinese. La Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria recentemente ha di fatto, condiviso la sentenza di ergastolo emessa dalla Corte d’Assise di Messina che era stata annullata con rinvio lo scorso luglio dalla Cassazione. Cassazione che ora si dovrà pronunciare nuovamente.
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