“Esprimo la mia più ferma solidarietà all’amico Lillo Pisano, oggi oggetto di un attacco mediatico costruito con accuse gravi e infamanti, che appaiono chiaramente finalizzate a colpire la sua persona e, con essa, il partito che con dedizione rappresenta. Con Lillo Pisano ho fondato ad Agrigento Fratelli d’Italia, in tempi in cui il nostro consenso era a cifre decimali e serviva coraggio, determinazione e fede nei nostri valori per portare avanti un progetto politico. Oggi, dopo anni di lavoro, sacrifici e risultati concreti, Fratelli d’Italia è il primo partito d’Italia, grazie anche alla guida del nostro leader Giorgia Meloni”. Lo afferma in una nota, Costantino Ciulla, assessore comunale di Agrigento.
“Le tempistiche e le modalità con cui emergono queste accuse – continua Ciulla – non possono non destare perplessità: si tratta di un attacco orchestrato con precisione, che mira a colpire non solo un uomo, ma l’intero movimento che ha conquistato la fiducia di milioni di italiani. Conoscendo Lillo da anni, escludo categoricamente che possa aver utilizzato il suo ruolo per fini personali o impropri. La sua storia politica e personale parla chiaro. Se oggi qualcuno si accorge di noi, è perché siamo diventati scomodi per chi ha sempre vissuto di politica e di consenso facile”.
Forse paghiamo la nostra trasparenza, la nostra disponibilità, la nostra autenticità. Ma non ci faremo intimidire. Occorre, però, imparare a riconoscere chi si avvicina per opportunismo, e non per condivisione di valori. Ribadisco pubblicamente il mio sostegno e la mia vicinanza a Lillo Pisano. Sono certo che la verità emergerà con chiarezza e che il tempo restituirà onore a chi oggi viene attaccato con fango. A chi tenta di costruire il proprio spazio politico denigrando gli altri – conclude Ciulla -, rispondiamo con i fatti, con il consenso reale delle persone e con la forza delle idee. Perché il discredito non è mai una strategia vincente. È solo il rifugio di chi ha già perso”.
E poi ancora tl segretario provinciale di Fratelli d’Italia, Adriano Barba, la coordinatrice cittadina di Agrigento, Paola Antinoro, i sindaci Castellino (Palma di Montechiaro), Ruvolo (Ribera), Nicastro (Casteltermini), Cinà (Bivona), Cirillo (Montallegro), Di Bennardo (San Biagio Platani), Dazzo (Lucca Sicula), la presidente del consiglio comunale di Favara Miriam Mignemi, il capogruppo di FdI in consiglio comunale di Agrigento, Simone Granaglia, il consigliere comunale di Agrigento, Sergio Burgio, in una nota comune manifestano la propria “solidarietà all’amico deputato Calogero Pisano, vittima di una violenta aggressione mediatica, che va oltre la questione giuslavorista. Siamo certi della sua correttezza umana ed istituzionale e siamo sicuri che saprà dimostrare la sua totale estraneità alle infamanti accuse”, conclude la nota.
Il deputato Calogero Pisano di Noi Moderati, ma eletto nelle liste di Fratelli d’Italia e vicino al partito della premier, è accusato da due ex collaboratrici di non aver pagato gli stipendi, nonostante due contratti firmati per undici e dodici mesi di collaborazione. Ma la denuncia delle due donne non si ferma lì: ai microfoni del giornalista e deputato regionale Ismaele La Vardera, le due, una a volto scoperto, l’altra dietro richiesta di anonimato, accusano Pisano di molestie sessuali.
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