Saverio Lamanna, scrittore e ex giornalista, vive una vita tranquilla nella sua amata Màkari, una piccola località della Sicilia occidentale, tra il mare e la quiete. Vorrebbe godersi la serenità del suo angolo di mondo, ma il destino ha in serbo per lui un’avventura. Il padre, nonostante l’età avanzata e spinto dall’amico Mimì, decide di intraprendere un’impresa alquanto insolita: camminare da Palermo ad Agrigento, seguendo le regie trazzere di Federico II. Non c’è modo di fermarlo. Nonostante gli sforzi di Saverio, il padre è determinato, e alla fine Saverio si ritrova, suo malgrado, a fare parte del viaggio, insieme all’amico Piccionello e a Suleima.
Così inizia un cammino che attraversa la Sicilia più nascosta, lontana dal caos delle città e dalla frenesia quotidiana. Un viaggio “on the road” che li porta a scoprire luoghi dimenticati e affascinanti. Durante il percorso, incontrano un italo-americano e alcuni suoi complici, destando sospetti in Saverio, che però non riesce a etichettare facilmente questa esperienza come un semplice “giallo”. Eppure, la bellezza dei luoghi che attraversano è tale da rendere superfluo qualsiasi tentativo di descrizione: la Sicilia, con le sue terre abbandonate e le mille sfumature di luce e ombra, si fa protagonista di un racconto che va ben oltre la trama investigativa.
Savatteri, autore di questo romanzo, non si limita a scrivere, ma dipinge con le parole, evocando la luce, i colori e i sapori della Sicilia. Ogni descrizione è un quadro vivido, che fa gustare al lettore le sensazioni più intense. «Il vino rosso è forte e denso, da queste parti lo chiamano, non so perché, “vino in petra”», scrive l’autore, riportando la tradizione di una terra che lascia il segno nei suoi sapori e nei suoi ritmi di vita.
Ma non è solo la bellezza dei luoghi a emergere in queste pagine. C’è anche la riflessione profonda sulla memoria e sul tempo. Saverio, infatti, riflette sul valore dei ricordi: «Un momento così, con Suleima, gli amici, papà, il cielo azzurro, le nuvole gonfie, la campagna lucida di sole, è praticamente perfetto, non si dovrebbe dimenticare mai. Cerco di fissare ogni dettaglio nella memoria: perdere un ricordo significa perdere inesorabilmente la vita». E così, attraverso gli occhi di Saverio, il lettore vive la Sicilia come una terra vibrante di vita e di storia.
Il romanzo si trasforma in un quadro corale, ricco di contrasti e di emozioni, che ci fa capire quanto vedere e raccontare siano, in fondo, due facce della stessa medaglia.
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