I numeri parlano chiaro: alla Procura della Repubblica di Agrigento 6 sostituti procuratori su 12, nessun procuratore aggiunto, mentre nel Tribunale della città dei Templi mancano 6 giudici su 26. La magistratura onoraria è dimezzata: 7 vice procuratori onorari in servizio su 15 previsti. Stessa sorte per la Procura di Trapani, con una scopertura del 63% dei sostituti procuratori e l’assenza totale del procuratore aggiunto.
“E cosa fa il Ministero della Giustizia? Nulla! Nessuna misura straordinaria, solo silenzio e immobilismo. Intanto i cittadini aspettano anni per una sentenza, i processi si accumulano, i tribunali soffocano – afferma la deputata del M5S Ida Carmina -. La Sicilia è sempre più terra di nessuno per il governo Meloni. Mentre da Roma si susseguono annunci e promesse vuote, riforme inutili a migliorare la giustizia, come la separazione dei poteri, nei tribunali dell’isola la giustizia si sgretola sotto il peso delle inefficienze e delle carenze di personale. Agrigento, Trapani, Sciacca, Palermo, Messina, Catania: ovunque la situazione è la stessa. Faccio mio l’appello della procuratrice generale di Palermo, Lia Sava sulla drammatica situazione degli organici in Sicilia”.
“E tutto questo in un territorio che non può permettersi ritardi e inefficienze – continua Carmina -. Agrigento è una delle province più delicate d’Italia: i reati legati alla criminalità organizzata e il traffico di esseri umani sono solo due esempi. La soluzione del governo? Non potenziare gli organici, non assegnare nuovi magistrati. No, la brillante idea è spostare magistrati da una procura all’altra, come se spostare il problema da Sciacca ad Agrigento, da Trapani a Palermo, potesse risolvere qualcosa”.
“È un piano folle che sta solo aggravando il collasso della giustizia siciliana. Questa non è un’emergenza improvvisa. È un disastro annunciato e il governo ha il dovere di intervenire subito con un piano straordinario di assunzioni e risorse per la giustizia. Servono magistrati in tirocinio assegnati immediatamente, servono stanziamenti straordinari per coprire le scoperture, serve una revisione delle piante organiche per adeguarle alla realtà dei territori. La Sicilia non può essere abbandonata. Chi lo fa favorisce la criminalità”, conclude la deputata siciliana.
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