Le autorità italiane hanno soccorso due imbarcazioni nel Mediterraneo centrale, portando in salvo un totale di 114 migranti. Le operazioni di salvataggio sono state coordinate dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza, con il supporto di organizzazioni non governative presenti nell’area.
Dettagli delle operazioni di soccorso
La prima imbarcazione, un gommone sovraffollato, è stata individuata a circa 40 miglia nautiche a sud di Lampedusa. A bordo si trovavano 55 persone, tra cui donne e bambini, provenienti principalmente da paesi dell’Africa subsahariana. La segnalazione è giunta grazie all’intervento dell’aereo SeaBird dell’organizzazione Sea Watch, che ha allertato le autorità competenti.
La seconda operazione di soccorso ha riguardato una barca in legno con 59 migranti a bordo, localizzata a circa 30 miglia nautiche dalla costa di Lampedusa. Tra i passeggeri, oltre a numerose donne e minori, è stata registrata la presenza di una neonata di appena 20 giorni. I migranti, in fuga da conflitti e persecuzioni nei loro paesi d’origine, hanno riferito di essere partiti dalle coste libiche alcuni giorni prima.
Condizioni dei migranti e procedure di accoglienza
Dopo il salvataggio, i 114 migranti sono stati trasportati sull’isola di Lampedusa, dove hanno ricevuto le prime cure mediche e l’assistenza necessaria presso l’hotspot di contrada Imbriacola. Le autorità sanitarie hanno effettuato controlli per verificare lo stato di salute dei nuovi arrivati, prestando particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili, come i minori e le donne in gravidanza.
L’hotspot di Lampedusa, già sotto pressione a causa dei numerosi sbarchi delle ultime settimane, ha raggiunto una presenza di oltre 1.000 persone, superando la sua capacità ricettiva standard. Per far fronte a questa situazione, la Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di parte dei migranti verso altre strutture di accoglienza sul territorio nazionale, al fine di decongestionare il centro e garantire condizioni di vita dignitose per tutti gli ospiti.
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