Sabato 16 novembre 2024, il Teatro Luigi Pirandello di Agrigento ha ospitato una particolare versione di Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart. Sotto la direzione di Stefania Bonfadelli, la celebre opera è stata rivisitata in chiave pirandelliana, dando vita a una narrazione che va oltre la tradizionale lettura del famoso dissoluto.
La regista ha scelto di dipingere Don Giovanni come un personaggio non solo libertino e seduttore, ma anche segnato da un profondo conflitto esistenziale, simile a quello dei protagonisti delle opere di Luigi Pirandello. La regia ha messo in evidenza la frattura tra le maschere sociali e le verità interiori, portando un ulteriore strato di profondità alla trama originaria di Mozart.
Il risultato è stato un Don Giovanni più complesso, un uomo alla ricerca di senso in un mondo disgregato, che ha arricchito la narrazione di nuove tensioni drammatiche.
Nel ruolo del protagonista, Filiberto Bruno ha offerto una performance intensa, alternando con abilità la sfacciata irriverenza e la tragicità del personaggio. Accanto a lui, Martina Mazzola ha interpretato Donna Anna con grande intensità, mentre Giuliana Consiglio ha portato sul palco una Donna Elvira emotivamente coinvolgente. Antonino Arcilesi, nei panni di Leporello, ha fornito una lettura ironica e precisa del personaggio.
Le voci dei solisti sono state supportate dal Coro e Orchestra del Conservatorio “Arturo Toscanini” di Ribera, diretti dal maestro Sergio Alapont. L’interpretazione musicale, arricchita dall’esperienza del vocal coach Filippo Adami e del maestro del coro Alberto Maniaci, ha contribuito a dare al pubblico una performance di altissimo livello.
Questa produzione, promossa dalla Fondazione Teatro Pirandello e dal Conservatorio Toscanini, si inserisce nel contesto delle celebrazioni per Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, un’occasione per unire la tradizione musicale a quella letteraria. La rivisitazione del Don Giovanni diventa così un omaggio al patrimonio culturale della città e all’eredità di Pirandello, senza rinunciare a una visione musicale inclusiva e contemporanea.
Il Teatro Luigi Pirandello si conferma, ancora una volta, un importante punto di riferimento per la cultura e l’arte in città, offrendo al pubblico una proposta che stimola riflessioni e suscita emozioni.
Con la prima della stagione concertistica al Teatro Pirandello, si consolida un’importante sinergia tra due istituzioni culturali di riferimento per il territorio agrigentino: la Fondazione Teatro Pirandello, presieduta da Alessandro Patti, e il Conservatorio di Musica “Toscanini”, diretto da Mariangela Longo. Un legame suggellato in occasione dell’apertura della stagione 2024/25 con il “Don Giovanni” di Mozart.
Alessandro Patti, visibilmente emozionato, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione: “Stasera si avvia una stagione concertistica che rappresenta un’operazione davvero significativa e non consueta. Due istituzioni pubbliche, il Teatro Pirandello e il Conservatorio Toscanini, hanno deciso di collaborare paritariamente per offrire un prodotto culturale di alto livello, degno della loro storia. Questo è un risultato di cui sono orgoglioso e che rappresenta un’eredità preziosa per chi verrà dopo di noi.”
La direttrice del Conservatorio, Mariangela Longo, ha invece evidenziato la portata della stagione musicale: “Sarà un anno di grande musica e cultura, con oltre 400 musicisti coinvolti, sette grandi artisti internazionali, cinque direttori d’orchestra e tre tipologie di orchestra. Il cartellone, variegato e di altissimo livello, spazia dalla lirica alla sinfonica. Inauguriamo con il Don Giovanni, grazie al maestro Sergio Alapont e alla regista Stefania Bonfadelli. Questa stagione è dedicata alle giovani eccellenze e ai talenti che formiamo, valorizzandoli su questo prestigioso palcoscenico messo a disposizione dal Teatro Pirandello.”
La stagione concertistica 2024/25 si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per Agrigento Capitale Italiana della Cultura e punta anche a rendere omaggio all’Anno Europeo dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, unendo tradizione e innovazione per offrire al pubblico un’esperienza culturale senza precedenti.
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