La Sicilia ha anticipato l’obiettivo del ministero dell’Energia autorizzando nuovi impianti rinnovabili per 10,4 GW, un traguardo fissato per il 2025. Tuttavia, l’assessore all’Energia, Roberto Di Mauro, sottolinea che la regione non si fermerà qui, poiché l’obiettivo del 100% di rinnovabili è ancora lontano. “Non si autorizzeranno più impianti, ma dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra esigenze industriali e tutela ambientale“, afferma Di Mauro, che ha sottolineato l’importanza della neutralità tecnologica per tutti i tipi di impianto, come eolico, fotovoltaico, biomasse e biometano.
Per quanto riguarda le isole minori, Di Mauro conferma l’intenzione di integrare la fornitura di energia elettrica tramite un collegamento sottomarino tra la Sicilia e le isole di Favignana e Marettimo, in collaborazione con l’Unione Europea e Terna.
In parallelo, la Sicilia sta progettando di riaprire alcune miniere abbandonate per rispondere alla domanda di materie prime strategiche e rilanciare la produzione di energia idroelettrica. “La Sicilia è la prima regione per autorizzazioni, ma alcune Regioni fanno resistenza. Non vorrei che il costo ambientale della transizione ricadesse solo sulla Sicilia”, afferma Di Mauro in una recente intervista pubblicata su La Sicilia.
Infine, l’assessore ha presentato un disegno di legge per regolamentare le aree idonee per gli impianti rinnovabili, escludendo terreni agricoli e aree vincolate. Il provvedimento punta anche alla valorizzazione di aree degradate per la produzione di energia. Di Mauro rassicura che ci sarà un confronto con le soprintendenze, gli ambientalisti e le parti sociali prima della sua attuazione.
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