Akragas sconfitto dall’Acireale: il Gigante crolla ancora, è tempo di riflessioni sul futuro
Si torna a casa con l’amaro in bocca e un carico di riflessioni. L’Akragas, guidato da Lillo Bonfatto, rientra dalla trasferta acese con una sconfitta pesante, battuto dall’Acireale per 1-0 nello scontro diretto. Un gol al 53′ di Francesco Rodio ha decretato l’ennesimo scivolone dei biancazzurri, che restano fanalino di coda in classifica. Quella di odierna era una partita cruciale, una di quelle gare in cui dare tutto era essenziale per sperare in una scossa. Il campo, però, ha rivelato ben altro: una squadra intimorita, troppo poco incisiva, che sembra aver perso il coraggio e l’intensità necessari per invertire la rotta.
L’inizio gara lascia intravedere spiragli di un potenziale inesplorato: i biancazzurri hanno creato due nitide occasioni e provato a spingersi in avanti, ma la precisione sotto porta è stata assente. Lo spettacolo, soprattutto nel primo tempo, è stato più caratterizzato dalla paura di sbagliare che dalla voglia di vincere, sia per l’Akragas che per un Acireale apparso tutt’altro che irresistibile. Tuttavia, l’infortunio di Dregan, sostituito da Gerlero, sembra aver inciso sul morale della squadra. Un episodio sfortunato che, come un filo che si spezza, lascia i biancazzurri senza slancio.
E se l’equilibrio sembrava poter essere il tema dominante della partita, nella ripresa l’Acireale è riuscito a cambiare marcia, punendo l’Akragas su un calcio piazzato. L’errore in uscita del giovane portiere Gerlero ha permesso a Rodio di realizzare una rete che ha spezzato definitivamente le gambe al Gigante. Da quel momento, l’Akragas è apparso completamente disorientato, privo di reazione e incapace di produrre una manovra efficace, quasi a testimoniare una squadra che, oltre a perdere, ha smarrito la sua identità.
Rimane dunque una sconfitta che pesa, non solo per la classifica, ma anche per il morale. Il vero interrogativo che ora si pone riguarda il futuro: l’Akragas, per invertire la rotta, ha bisogno di ritrovare quella fame e quella determinazione che sono state protagoniste dall’altra parte del campo. La squadra di Bonfatto sembra ormai priva di fiducia, e il rischio concreto è che, senza un cambio di passo immediato, anche le prossime partite si trasformino in mere formalità.
A questa Akragas manca un’anima, un’identità forte, e soprattutto un leader in grado di trascinare i compagni. Serve una scossa, una decisione che possa dare un nuovo indirizzo alla squadra e risvegliare il Gigante prima che sia troppo tardi.
Comunicato della Società
Il patron dell’Akragas, Giuseppe Deni, comunica che, alla luce della nuova sconfitta in campionato contro l’Acireale, causata dall’ennesima prestazione opaca della squadra, ha deciso di intervenire immediatamente sul mercato per rafforzare l’organico in quei reparti carenti di qualità ed esperienza. Domani è prevista una riunione societaria e da martedì saranno presi seri provvedimenti nei confronti di quei calciatori che hanno deluso le aspettative della vigilia. La Società tiene tantissimo all’Akragas, che non merita certamente di navigare nei bassi fondi della classifica. Il patron Deni intende rassicurare la tifoseria sul futuro del club, che ha alle spalle una storia gloriosa, e promette il massimo impegno per salvare la categoria con l’ingaggio di giocatori in grado di poter aiutare l’Akragas a rimanere in Serie D.
IL TABELLINO:
AKRAGAS (3-4-2-1): Sorrentino; Cipolla (58′ Fragapane), Rechichi, Mannina (77′ Distefano); Puglisi (71′ Marrale), Scozzari, Garufo, Gonzalez (77′ Casadidio); Grillo, Di Mauro (38′ Liga); Litteri. A disp.: Governali, Di Stefano, Inzerillo, Sinatra. All. Coppa.
ACIREALE (4-2-3-1): Zizzania; Galletta, Maltese, Germinio, Vaccaro (90′ Russotto); Palma, Milo (81′ Sticenko); Montaperto (75′ De Mutiis), (81′ Lucchese), Lo Coco; Cicirello (90′ Savanarola). A disp.: Bollati, Tufano, Cusumano, Spinelli. All. Marra.
ARBITRO: Mascolo di Castellammare di Stabia (Scorteccia-Orsini).
MARCATORI: 62′ Cicirello, 92′ Rechichi.
NOTE: Ammoniti: Vaccaro, Mannina, Milo.
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