Il clima di tensione all’interno dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento sembra acuirsi. Giuseppe Bonsignore, segretario regionale di CIMO Sicilia (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri), ha denunciato una situazione che vede i medici sempre più “stanchi di lavorare senza regole” e pronti a dimettersi a causa delle presunte condizioni di lavoro non allineate alle normative contrattuali.
Secondo Bonsignore, i medici dell’ASP di Agrigento chiedono da tempo l’assegnazione degli incarichi dirigenziali previsti e il pagamento dei gettoni di guardia festiva. “Vengono sottoposti a trasferimenti illegittimi, sballottati da un angolo all’altro della Provincia in barba alle norme vigenti”, afferma il segretario CIMO, lamentando una presunta mancanza di risposte da parte dell’azienda sanitaria. In ultimo il Direttore della UOC Modulo Dipartimentale di Salute Mentale di Agrigento, il dottor Svettini ha rassegnato dimissioni.
Tuttavia, l’ASP, attraverso il Direttore Sanitario Raffaele Elia, respinge questa visione e difende l’operato dell’azienda. Elia sottolinea che, sebbene ci siano criticità da affrontare, l’Azienda è aperta al dialogo e determinata a migliorare la situazione. “Siamo pronti a sederci e discutere delle problematiche espresse – afferma Elia –. Riteniamo Svettini una risorsa a cui l’azienda non intende rinunciare”. Elia ribadisce che, pur riconoscendo le sfide, l’obiettivo dell’ASP è sempre stato quello di garantire un ambiente di lavoro professionale e rispettoso delle norme.
Se da una parte CIMO evidenzia dimissioni eccellenti, tra cui quelle del Direttore del Pronto Soccorso e di vari specialisti tra il 2023 e il 2024, dall’altra l’ASP sottolinea l’importanza di trovare soluzioni condivise per risolvere le criticità. L’azienda, infatti, non rinuncia a cercare una via d’uscita, puntando su un dialogo costruttivo e sulla disponibilità a migliorare le condizioni di lavoro.
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