I giudici della Cassazione hanno annullato senza rinvio due provvedimenti cautelari nei confronti di Gabriele Mirabella, insegnante e consigliere comunale di Lucca Sicula, coinvolto lo scorso febbraio nell’inchiesta sulle famiglie mafiose della Quisquina.
Nei suoi confronti era stato applicato l’obbligo di dimora nel comune di residenza per l’accusa di favoreggiamento del suocero Salvatore Imbornone, già condannato per essere il capo della famiglia mafiosa di Lucca Sicula e nuovamente arrestato nella stessa operazione. In particolare si contestava di avere favorito contatti tra il suocero e altri presunti affiliati.
Il gip, tuttavia, aveva escluso l’aggravante mafiosa. Sia la difesa del consigliere comunale, con gli avvocati Teo Caldarone e Vincenzo Castellano, che la Dda hanno impugnato i provvedimenti. La Cassazione, infine, ha annullato sia la decisione del riesame che disponeva i domiciliari che quella iniziale del gip che applicava l’obbligo di dimora.
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