Per scontare alcune condanne aveva ottenuto i domiciliari, con il braccialetto elettronico, in ragione di alcune patologie, ma ben presto si sarebbe reso responsabile di ripetute violazioni delle prescrizioni della misura cautelare. I carabinieri della Stazione di Villaseta, in esecuzione dell’ordinanza della Corte di Appello di Palermo, hanno arrestato Sergio Cusumano, 61 anni, di Agrigento, finito nella lista degli arrestati della maxi operazione antimafia “Kerkent” del marzo di cinque anni fa, con l’accusa di avere fatto parte della rete di narcotrafficanti messa in piedi dal capomafia Antonio Massimino.
Cusumano nell’ambito della stessa inchiesta antimafia, lo scorso anno, è stato condannato in appello a 8 anni e 4 mesi di reclusione. Dopo le formalità di rito, è stato accompagnato alla Casa circondariale ”Pasquale Di Lorenzo”. Due anni fa, il legale del 61enne, l’avvocato Salvatore Pennica, aveva chiesto al tribunale di Sorveglianza di fargli espiare un cumulo di pene a 3 anni e 20 giorni di reclusione, per evasione dagli arresti domiciliari, resistenza a Pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato, in regime di affidamento in prova ai servizi sociali.
Il tribunale, presieduto da Luisa Leone, tuttavia, in considerazione dei numerosi precedenti, riassunti in ben 39 pagine di casellario giudiziale, e dell’ultima condanna, non ancora definitiva, ha rigettato la richiesta disponendo i domiciliari in ragione di alcune patologie che non lo avevano reso compatibile con la reclusione in carcere.
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