L’emergenza idrica sta esasperando gli agrigentini. Ieri il comitato “Vogliamo l’acqua” e il Cartello Sociale di Agrigento si sono rivolti, con una dettagliata ed accorata lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per gridare i grandissimi disagi della popolazione per la grave crisi idrica che sta caratterizzando in particolare Agrigento.
“Dopo la grande manifestazione organizzata dai due organismi, che ha visto la partecipazione di più di 2.000 cittadini, si continua a “gridare” il grande sgomento e disappunto per non avere preso le dovute decisioni per tempo (perché la crisi era già prevedibile) e soprattutto al fatto che proprio perché si è dentro una grave crisi – scrivono gli esponenti del cartello e del comitato – straordinarie dovrebbero essere le misure da mettere in campo: l’interno del Genio Militare, della Protezione civile e soprattutto un intervento economico adeguato che nell’immediato aiuti a superare la grave crisi e nel prossimo futuro si programmi una serie di investimenti sul territorio perché si costruiscano le infrastrutture necessarie per non far più vivere crisi, come l’attuale, alla popolazione”.
La lettera, sottoscritta, in pochissimo tempo, da circa 1400 cittadini, è stata inviata per conoscenza al presidente della Regione Renato Schifani, all’assessore regionale Roberto Di Mauro, al prefetto di Agrigento, Filippo Romano e al sindaco della città dei Templi, Francesco Miccichè.
Anche la consulta delle associazioni di Aica, guidata da Alvise Gangarossa, ha stigmatizzato la mancanza di interventi delle cabine di regia sia a Palermo che ad
Agrigento. “Se l’obiettivo principale di questo coordinamento era di alleviare la carenza idrica – sostiene Gangarossa – tramite il potenziamento del comparto autobotti, tramite il ricorso alla nave cisterna ormeggiata al
porto di Licata, tramite il collegamento di nuove fonti idriche alle reti dell’ambito, questo obiettivo non è stato raggiunto. I turni di erogazione vanno dai 15 ai 20 giorni e
tendono ad allungarsi o a saltare, il sistema delle autobotti così come riformato e gestito da Aica ha
addirittura peggiorato il servizio all’utenza in termini di accesso alla risorsa idrica”. (PAPI) Paolo Picone
Destinazione Agrigento
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