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Home » L’angolo di don Diego » Consiglio Comunale aperto per il centro storico di Favara con la presenza del Prefetto

Consiglio Comunale aperto per il centro storico di Favara con la presenza del Prefetto

Redazione Di Diego Acquisto
8 Febbraio 2024
in L’angolo di don Diego
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A Favara, è stato convocato per venerdì, 9 febbraio prossimo, un Consiglio Comunale aperto per discutere sul centro storico alla presenza del Prefetto.

Sì,  proprio sul centro storico, dove la politica ha proprio bisogno di riscattarsi e recuperare, con il coraggio della verità ed ammettendo senza maldestre furberie  le  palesi  inadempienze al proprio dovere….come preliminare condizione importante dell’impegno da mettere finalmente in atto per affrontare questo problema.

Inadempienze da parte della politica e quindi dei politici, ognuno per la sua parte,    negli anni  in cui si sono succeduti al governo della città.

Quello che è sicuro è  che 14 anni fa, esattamente  il 23 gennaio, si è consumata la tragedia di via del Carmine, con il crollo di una palazzina in cui sono perite due ragazze, le sorelle Bellavia. Da allora nulla ! Perciò, ci sentiamo di condividere questa indicazione che coglie uno stato d‘animo generale, sicuramente condiviso da molti, alla vigilia della riunione straordinaria di un Consiglio Comunale aperto su problema del Centro storico.

 Una riunione straordinaria decisa dalla Presidente del Consiglio Comunale, Miriam Mignemi,  che si terrà domani 9 febbraio, nella Sala Consiliare di Piazza Cavour,   con la presenza del Prefetto di Agrigento. 

Mettendo da parte ogni sterile polemica, solo per l’oggettività dei fatti bisogna riconoscere, quello che in cronaca  si legge essere la scopertura del vaso di Pandora. Cioè    il fatto che questa scopertura è avvenuta non da parte della politica, ma  di  un ufficiale dei Carabinieri, il capitano Mirto, che a pochi giorni dal suo insediamento nel comando della Tenenza di Favara locale,  ha scelto anzitutto di fare un sopralluogo nel territorio della città,  restando inorridito di fronte  disastrosa situazione di una parte del centro storico di Favara, in cui non solo la salute, ma la stessa vita fisica di tanti cittadini  sembra proprio in imminente, improvviso pericolo.

E dopo questo allarme,  non si è mancato di ricordare il comportamento “anomalo” dell’allora Arcivescovo, don Franco Montenegro (oggi cardinale !) che allora fece  molto discutere, a tutti i livelli.  Perché  Mons. Montenegro, allora arcivescovo di Agrigento,  si è  rifiutato di presiedere i funerali,   per protestare contro quella che definiva , “una tragedia annunciata e che si poteva evitare“.   Presente in Chiesa Madre   come un semplice fedele… “..il mio posto  –  disse allora Montenegro – è tra la gente di Favara – con loro prego per Marianna, la piccola Chiara e per i loro genitori e per il piccolo Giovanni”. “Non è un sottrarmi al mio ruolo di vescovo, di pastore della porzione di popolo che il Signore mi ha affidato – ha spiegato – ma un farmi solidale e vicino alla famiglia Bellavia in questo giorno che è giorno di preghiera e silenzio. Invito tutti a guardare al Crocifisso, nell’estremo grido di Gesù sulla croce sono contenuti e riecheggiano tutti i gridi dell’umanità intera e tutti sono bagnati dalle lacrime del Padre“. “Una tragedia annunciata”.

Il Clero di Favara ha discusso, recentemente ancora del centro storico anche attraverso il CPC,  per evitare  che succeda una nuova tragedia ,  vista la situazione in cui continua a restare il centro storico.

La riunione di domani con l’autorevole  presenza del Prefetto, dovrebbe finalmente avviare, in  tempi brevi,  l’iter per scongiurare  ogni pericolo e comunque tutelare  anche dal punto di vista igienico-sanitario il centro storico,…se necessario,  pure  con un supplemento di vigilanza sulle stesse ditte che devono curare il servizio.

Bando ad ogni polemica ed impegno concreto e fattivo,  da parte di tutti, ognuno per la sua parte e nel suo ruolo, per avviare a soluzione il problema del centro storico di Favara.

Le recenti parole, chiare ed inequivocabili,  del Sindaco Palumbo, durante la posa della prima pietra  per la ricostruzione della “vandalizzata” struttura della Scuola Media Mendola, davvero fanno sperare bene. AUGURI !

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