Il recente decreto firmato dall’assessore ai Beni Culturali, Francesco Scarpinato, prevede un aumento generalizzato delle tariffe di accesso ai siti e musei siciliani. Si stima che questi aumenti raggiungeranno mediamente il 30% e entreranno in vigore dal primo gennaio.
La Valle dei Templi, ad esempio, avrà un aumento del prezzo del biglietto da 10 a 14 euro, mentre altri luoghi come il Teatro Antico di Taormina vedranno un incremento del costo del biglietto da 10 a 14 euro. Tuttavia, per un periodo di cinque giorni, sarà possibile acquistare i biglietti ai vecchi prezzi.
La decisione ha suscitato diverse reazioni, inclusa una richiesta di sospensione del primo decreto da parte del presidente della Regione, Schifani, che ha chiesto chiarimenti all’assessore Scarpinato riguardo ai nuovi costi e alla loro implementazione.
Si prevede che questi aumenti possano influenzare il settore turistico, specialmente per i tour operator e le associazioni dei consumatori, i quali hanno già espresso preoccupazioni riguardo alla revisione dei prezzi dei pacchetti turistici già venduti.
Inoltre, il decreto introduce variazioni significative nelle tariffe di accesso a diversi siti, con incrementi che vanno da 2 a 4 euro per siti come la Palazzina Cinese a Palermo e la Villa del Casale a Piazza Armerina.
La situazione è in continua evoluzione, con richieste di chiarimenti e sospensioni da parte delle autorità regionali per valutare l’impatto e la giustificazione di tali aumenti prima della loro piena attuazione.
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